Oltreoceano
San Nicholas: a New York è conto alla rovescia per la chiesa nel cuore di Manhattan
Inaugurazione prevista l'11 settembre 2021
È partito il conto alla rovescia a New York per quella che sarà molto probabilmente l’ultima festa di San Nicola, il 6 dicembre, senza la chiesa-simbolo nel cuore di Manhattan. La vecchia San Nicola fu distrutta negli attentati dell’11 settembre 2001, la nuova, cofinanziata dal Comune di Bari nel 2002 con una donazione di 300mila dollari, è in fase di completamento dopo la ripresa dei lavori ad agosto scorso.
A distanza di 8 giorni dalla festa del Santo fra i più venerati al mondo, per l’Arcidiocesi Greco - Ortodossa d’America (titolare del tempio Nicolaiano in costruzione) mancano ancora 287 giorni e 45 milioni di dollari per completare quello che sarà un vero e proprio Santuario Nazionale, a fronte di una spesa complessiva finale prevista di circa 82 milioni di dollari. Un impegno finanziario enorme, affrontato per dar corpo, con l’impresa «Skanska», alla chiesa progettata dall’archistar spagnolo Santiago Calatrava. E proprio lo sforzo economico richiesto, associato a problemi di gestione delle casse dell’Arcidiocesi, hanno provocato dalla festa di San Nicola del 2017 ad agosto scorso il blocco dei lavori, ripresi in estate dopo un deciso cambio di registro ai vertici della Chiesa greco-ortodossa d’America, che fa capo al Patriarca Bartolomeo di Costantinopoli (Istanbul).
Determinanti per superare lo choc dello stop alla costruzione l’insediamento del nuovo Metropolita, Elpidohoros (di origini turche) e la spinta politica al progetto del Governatore di New York Andrew Cuomo, esponente del Partito Democratico (partito ora alla guida del governo federale con il nuovo presidente Joe Biden) e discendente di immigrati dell’Italia Meridionale (i nonni paterni erano originari, rispettivamente, di Nocera Inferiore e di Tramonti, in provincia di Salerno, mentre quelli materni della Sicilia). Incontrando l’Arcivescovo ad inizio di quest’anno, Cuomo dichiarò: «Saint Nicholas (così è denominata la chiesa in lingua inglese - n.d.r.) non è solo un santuario nazionale, ma piuttosto un santuario globale. San Nicola è un simbolo di pace e unità per un Paese che è disperatamente diviso e un mondo che è nel caos».
Un caos aggravato ora dalla pandemia da Coronavirus, che in questi giorni sta costringendo il sindaco della metropoli americana, Bill De Blasio, a restrizioni ancora più severe.
Furono la crisi globale e lo choc mondiale causati dagli attacchi terroristici alle Torri Gemelle a spingere l’Amministrazione comunale di Bari, città dove riposano le ossa di San Nicola (nella Basilica della Città Vecchia), alla donazione dei 300mila euro consegnati 18 anni fa dall’allora sindaco Simeone Di Cagno Abbrescia. Un segno di amicizia e fratellanza, un’amicizia che ora è diventata il «marchio» del gruppo di imprenditori greco-statunitensi a rilanciare la raccolta fondi e la gestione delle pratiche per terminare la costruzione della nuova San Nicola di Manhattan. «Friend of Saint Nicholas» («Amici di San Nicola») è infatti denominata l’associazione che ha assunto l’impegno di far aprire le porte del nuovo tempio a settembre prossimo. Un tempio alle cui pareti saranno appese le icone Nicolaiane in corso di realizzazione da parte di un monaco artista ortodosso del Monte Athos, padre Lucas, con la collaborazione del Vescovo greco-ortodosso Joachim Cotsonis.