BARI - È stato presentato ieri il libro di Michele Cassano, «La Cattedrale di Bari - tra luce, cielo e terra» (Ed. Gelsorosso). Sono intervenuti: Monsignor Franco Lanzolla, Parroco della Cattedrale; Pasquale Ruggieri, Presidente dell’Associazione Culturale Slowtravels.it; Ines Pierucci, assessore alla Cultura del Comune di Bari. L’evento è stato trasmesso in streaming sulla pagina «Bari Cattedrale Vita della Parrocchia». Dopo la presentazione, Nicola Dellino, storico di Slowtravels ha guidato gli intervenuti a scoprire le meraviglie della Cattedrale e del sito archeologico del Succorpo. La Cattedrale San Sabino di Bari compie oggi 728 anni dalla sua consacrazione al culto. Insomma, è il suo 728esimo compleanno di fede.
La scoperta del Solstizio in Cattedrale, un giorno che non dimenticherò mai: è legato al mio percorso di vita e ad eventi della città vecchia di Bari. Ricordo la mia prima comunione, e il vestito che indossavo, comprato nel negozio «Simone» in via Sparano, le partite del Bari allo stadio della Vittoria, il primo polpo pescato in barca con mio padre, l’ordinazione sacerdotale di mio fratello don Angelo, il matrimonio con mia moglie Angela, la nascita dei nostri figli, le loro lauree e i… lutti di famiglia.
Alle manifestazioni che avvengono nella città vecchia appartengono la festa di San Nicola, sia quella di maggio che quella di dicembre, la festa della Madonna Odegitria, i riti della settimana santa, le tradizioni che si ripetono, le vigilie delle feste importanti (Natale, Pasqua, Fine dell’Anno, San Giovanni). Poi ci sono i frutti delle mie passioni: la fotografia e la scrittura. La fotografia mi ha concesso cari ricordi. Nel 1991 ho iniziato a lavorare nella meravigliosa Cattedrale di Bari. Ho sin da subito cominciato a fare delle ricerche accurate, a studiare la storia racchiusa in essa e a cogliere con la mia macchina fotografica particolari mai conosciuti prima.
Ma il 21 giugno 2005, giorno del solstizio d’estate, ho scoperto la meraviglia che avviene nella chiesa madre della diocesi. Erano le 17:10 circa. Era questa l’ora in cui, con la collaborazione del compianto mons. Ignazio Fraccalvieri, del fotografo Beppe Gernone e del collega Michele Morga, ho visto quello che avviene nella Cattedrale di Bari nel giorno del Solstizio d’Estate. Ad onor del vero la scoperta ha avuto un preludio. E’ venuta alla luce in maniera del tutto casuale alcuni giorni prima, il 5 giugno di quello stesso anno. A compimento dei lavori di restauro che interessarono la Cattedrale di Bari dal giugno 2002 al gennaio del 2005, l’Arcivescovo di Bari-Bitonto S.E. Francesco Cacucci, decise di cambiare la disposizione dei banchi. Il fine di questa decisione era rendere visibile il bellissimo pavimento musivo che riproduceva il rosone del XIII secolo della navata centrale, fino ad allora coperto dai banchi. Questo nuovo assetto mi permise di scoprire il miracolo della luce celato per secoli.
La scoperta avvenne di domenica. Era un tranquillo pomeriggio estivo, la chiesa profumava d’incenso. Tra le navate c’erano poche persone. Il silenzio dominava nel tempio. I raggi del sole illuminavano il pavimento. Monsignor Ignazio Fraccalvieri era assorto nella preghiera dei secondi vespri nel confessionale. Quel pomeriggio, che resterà per sempre impresso nella mia memoria, i miei passi mi condussero a salire sull’ambone per sistemare il lezionario sul leggio in vista della messa vespertina.
Fu durante quell’operazione che il mio sguardo si posò per la prima volta su quella meravigliosa sovrapposizione creata dalla luce. Osservai il mosaico pavimentale nella sua interezza. La mia attenzione fu catturata dai raggi del sole che penetravano attraverso i diciotto petali del rosone della facciata centrale. Si sovrapponevano quasi perfettamente nel mosaico a forma di rosone posto sul pavimento. Dopo un attimo di grandissima meraviglia, intuii di aver visto e scoperto qualcosa di eccezionale e mai notato prima e di cui nessuno ne aveva parlato o documentato prima della scoperta. Scesi dall’ambone e andai subito a riferire a Don Ignazio quello a cui avevo assistito. Quando questi vide la meraviglia creata dalla luce, i suoi occhi si illuminarono. Dopo qualche secondo, mi disse: «Non riferire nulla a nessuno. Da oggi in poi fotografa ogni giorno la posizione dei raggi del sole sul pavimento musivo con particolare attenzione nel giorno del solstizio». Così feci. II 21 giugno, alle 17.10 circa, accadde il miracolo della luce: l’immagine del rosone della facciata principale disegnata dal sole si posava sulla rosa del pavimento. Questo evento è descritto nel libro dal titolo: «La Cattedrale di Bari tra cielo, luce e terra» edito dalla casa editrice Gelsorosso che ha la propria sede proprio a Bari Vecchia. Il libro è uscito proprio nel giorno del solstizio d’estate 2020, è impreziosito della presentazione dell’arcivescovo di Bari-Bitonto S. E. Mons. Francesco Cacucci è dedicato a mons. Ignazio Fraccalvieri, canonico penitenziere della Cattedrale di Bari, ed è arricchito da una poesia di Enzo Quarto, un disegno di Giuseppe Caccavale, una ricerca sui possibili significati cristologici del solstizio d’estate del professore Gennaro Capriati e da un glossario. La mia foto del solstizio in Cattedrale dal titolo: «Meravigliosa Luce» ha vinto un concorso nazionale organizzato da Dafne ( network europeo delle associazioni nazionali di fondazioni ed Enti della filantropia Istituzionale).