TRA FEDE E POLITICA

Volano a New York le icone in onore di San Nicola

armando fizzarotti

La chiesa in corso di ultimazione a Manhattan è stata cofinanziata con 300mila dollari dal Comune di Bari. L’inaugurazione a Ground Zero è prevista l’11 settembre 2021

La fama e la figura di San Nicola rilanciata sull’asse Grecia - Stati Uniti, passando idealmente da Bari, nel 19° anniversario delle stragi delle Torri Gemelle a New York, che verrà ricordato domani 11 settembre.

Nel cuore di quello scenario, «Ground Zero», saranno consegnate ed esposte per sempre icone sacre in corso di realizzazione da parte di un monaco ortodosso del Monte Athos (penisola greca a confine con la Macedonia), una delle quali raffigurerà proprio il Vescovo di Myra e Patrono di Bari. Le opere, come riferito in un reportage della rete televisiva statunitense Cbs, saranno collocate non in una sala da esposizione, non in un atelier d’arte, bensì nella chiesa di San Nicola di Manhattan in corso di ultimazione, edificio sacro cofinanziato dal Comune di Bari con 300mila euro e realizzato per sostituire la vecchia chiesetta di San Nicola, sempre nel cuore di New York, distrutta negli attentati di 19 anni fa.

È questo l’ulteriore tassello di un percorso piuttosto accidentato nella realizzazione della nuova San Nicola a Ground Zero, opera progettata dall’archistar Santiago Calatrava e il cui costo finale dovrebbe toccare gli 80 milioni di dollari.

L’edificio, su suolo dell’Autorità portuale di New York, è di proprietà e sarà gestito dall’Arcidiocesi greco - ortodossa d’America.

Sull’onda dell’emozione suscitata dalle stragi, nel 2002 il Comune di Bari con l’allora sindaco Simeone Di Cagno Abbrescia consegnò all’Arcidiocesi il dono dei contribuenti baresi. Ma proprio in occasione della festa di San Nicola, il 6 dicembre 2017, arrivò la doccia fredda. I lavori di costruzione subirono un brusco arresto a causa di una grave crisi finanziaria che aveva travolto la Chiesa greco - ortodossa americana.

La nomina del nuovo Metropolita Elpidophoros e un forte impulso politico - finanziario da parte del Governatore Andrew Cuomo (discendente da una famiglia di immigrati dell’Italia Meridionale), affiancato da alcuni magnati dell’entourage degli immigrati greci negli States, ha fatto superare la crisi e riaprire i cantieri, superata anche la prima fase della crisi da Coronavirus, con l’obiettivo dichiarato di aprire al culto la nuova San Nicola di Mahnattan esattamente fra un anno, l’11 settembre 2021, in occasione del 20° anniversario delle stragi.

L’interesse del Comune di Bari alla questione oltretutto è ancora vivo: se infatti la somma fu consegnata personalmente da Di Cagno Abbrescia alle autorità dell’epoca, l’attuale sindaco Antonio Decaro - da bravo ingegnere - visitò il cantiere all’inizio di quest’anno, in occasione di una sua trasferta nella metropoli statunitense.

Ora come riferisce la Cbs toccherà ad un monaco - artista, padre Lukas, «scrivere» (non «dipingere») le sacre icone della nuova San Nicola di Manhattan, 56 opere fra le quali la figura del Vescovo di Myra e la scena del salvataggio di un gruppo di marinai che rischiano il naufragio, il tutto con tempera all’uovo. E non mancherà un’icona sulle stragi dell’11 settembre. «Dio mi ha chiamato a fare questo lavoro. per comunicare lo spirito del Monte Athos al popolo» ha detto il monaco artista al giornalista della Cbs, aggiungendo: «Io personalmente voglio che questa chiesa, attraverso l'iconografia, apra un nuovo orizzonte per le persone, che se ne vadano con speranza. Se ciò accade, le icone avranno adempiuto al loro scopo». 

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