BARI - «La Gazzetta è qui da sempre!». Nicola Cafagno mostra orgoglioso il nostro giornale tornato anche le suo locale il «Bistrot Latino» di via Amendola. Un luogo dolce, profumo di cornetti al mattino, ottimo vino alla sera. Cafagno è qui da 30 anni. «Sono stato dipendente per 8 anni in questo stesso posto, poi feci il grande salto e decisi di rilevare l’attività. E da 22 anni porto avanti il Latino».
Anche qui si è sentita la battuta d’arresto imposta dall’emergenza sanitaria. «Siamo stati chiusi per due mesi - spiega Nicola - Poi abbiamo ricominciato lentamente con l’asporto. Ora siamo al 60% della clientela regolare: siamo in una zona di uffici e molte persone sono ancora in smart working».
Ma il caffè, al tramonto, cede il passo al bistrot. Così ecco il rito dell’aperitivo o dell’apericena. «Il modello è quello delle tapas spagnole: una buona bottiglia di vino, o un un bel cocktail, e tante stuzzicherie. Poi c’è chi viene da noi per la cena - spiega ancora Nicola Cafagno - Abbiamo una cucina a vista, qui il buon cibo si sposa alla buona compagnia».
Grande selezione di vini, grande attenzione ai prodotti del territorio, come molti locali baresi che hanno ripreso le attività dopo il cupo lockdown, privilegiando la qualità delle materie prime. Non a caso il «Latino» è famoso anche per i babà al rum, preparati da un maestro pasticciere di Altamura.
«Siamo felici di essere tornati a contatto con i nostri clienti - dice sorridente Nicola - e di avere di nuovo sui nostri tavoli la Gazzetta del Mezzogiorno, un giornale prezioso sul piano dell’informazione che rappresenta la stessa appartenenza culturale di Bari e dell’intera Puglia».