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Bari, penalisti scrivono a Bonafede: «Ministro dia priorità alle nostre emergenze»

 
Redazione online

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Palagiustizia Bari, i magistrati confermano lo stato di agitazione

La tendopoli allestita nel parcheggio del Palazzo di Giustizia a Bari

L'iniziativa degli avvocati baresi arriva a due anni dallo sgombero del Palagiustizia di via Nazariantz, per rischio crollo

Sabato 23 Maggio 2020, 11:30

BARI - A due anni dallo sgombero del Palagiustizia di via Nazariantz, per rischio crollo, i penalisti di Bari scrivono una lettera al ministro Alfonso Bonafede.

«Le chiediamo - scrivono - di tenere fede al suo giuramento di ministro», di «riaprire il cassetto in cui ha conservato il fascicolo dell’edilizia giudiziaria barese» e di «dare priorità, anche nominando un commissario ad acta per l’evidente stato di emergenza e di urgente e grave necessità, alla risoluzione di un problema che offusca la dignità dello Stato».

Nella lettera, consegnata ieri nelle mani del sindaco di Bari, Antonio Decaro, il presidente della Camera penale Guglielmo Starace ripercorre le tappe che, dal 1998 ad oggi, hanno portato l’edilizia giudiziaria barese a trasferimenti da una sede all’altra, nell’estate 2018 in una tendopoli, poi a frammentarsi in sette diversi edifici in più Comuni dell’area metropolitana, con gli avvocati che «hanno peregrinato in lungo e in largo» e, infine, nel palazzo di via Dioguardi al quartiere Poggiofranco, «sede gravemente inadeguata allo svolgimento della funzione giudiziaria». 

RADDOPPIATE UDIENZE GUP -  Sono state raddoppiate a Bari le udienze preliminari: i giudici hanno accolto «le sollecitazioni" degli avvocati sull'"opportunità di incrementare il numero dei procedimenti da trattare nei prossimi mesi». Così, dal 9 giugno al 20 luglio davanti ai giudici della sezione gip-gup del Tribunale di Bari si celebreranno 271 udienze (di cui 201 con imputati liberi), 165 in più di quelle inizialmente calendarizzate (106) per i limiti imposti dall’emergenza sanitaria.

Il palazzo di via Dioguardi, dove ci celebrano le udienze preliminari e i processi con rito abbreviato, ha 14 aule. Di queste 8, per le regole del distanziamento imposte dall’emergenza sanitaria, non possono contenere più di 6 persone. La più grande ne contiene 18 per cui è impossibile celebrare molte udienze. Per i processi con un numero di imputati superiore, saranno quindi usate anche l’aula bunker di Bitonto (già usata per le udienze con molti detenuti) e l’aula della Corte di Assise in piazza de Nicola. E’ il caso di un processo fissato per il primo luglio con 40 imputati (20 in carcere, 8 agli arresti domiciliari e gli altri liberi).  

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