emergenza coronavirus

Carcere Bari, «allarmismo ingiustificato»: la replica all'Osapp

Redazione online

Il dirigente Martone dell'amministrazione penitenziaria : «Sono stati eseguiti tutti i protocolli e l'unico detenuto ritenuto positivo è poi risultato negativo»

BARI - «Sull'emergenza Covid-19 l'amministrazione penitenziaria ha seguito e sta seguendo tutti i protocolli e le disposizioni che pervengono dalla istituzioni ministeriali, dipartimentali e regionali competenti». Replica così il dott. Giuseppe Martone dirigente generale del Provveditorato Regionale per la Puglia e la Basilicata del Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria all'allarme diffuso nei giorni scorsi dall'Osapp (Sindacato autonomo della Polizia penitenziaria» circa un presunto «rischio focolaio nel carcere di Bari». 

«Il detenuto ritenuto positivo al Sars-Cov2, poi risultato negativo, è stato su disposizioni sanitarie, immediatamente ricoverato presso il policlinico di bari, ove trovasi tuttora su disposizione dell'autorità giudiziaria. In ottemperanza alle procedure  ritualmente previste, è stata  ricostruita  la  cronistoria dei  contatti  sociali  del  detenuto  all'interno  dell'istituto  penitenziario  di Bari il quale,  si evidenzia,  si trovava  già isolato nella zona cd.  cuscinetto appositamente creata», spiega il dott. Martone. 

«I soggetti  che in  qualche  modo sono entrati in  contatto  con presunto soggetto positivo al Covid, sia tra la popolazione detenuta  sia tra il personale, sanitario e penitenziario, sono stati sottoposti  al previsto  esame del tampone. Per quanto riguarda il personale  di Polizia che sarebbe  stato  incautamente fatto  rientrare  al lavoro,  si precisa che si è trattato  di 24 unità di polizia penitenziaria i  cui contatti  con il  detenuto  sono  sempre  avvenuti con  l'utilizzo dei prescritti  dispositivi  di protezione  individuali, per le quali,  dopo  il 3° giorno  dal contatto  e pure  in totale  assenza  di sintomi,  è stata disposta l'esecuzione del tampone. Essendo  risultati  tutti  i  test del caso negativi,  la Direzione  della Casa Circondariale di Bari  ha  correttamente  richiesto   di  conoscere   le  procedure   di  rientro   al  lavoro  dei dipendenti,   rivolgendosi  al  medico  competente   dell'istituto,  che  si  è  confrontato,  tra l'altro sul punto, con il Dipartimento di Prevenzione della Asl di Bari».

«Il 14 aprile - conclude il dirigente generale del Provveditorato Regionale per la Puglia e la Basilicata del Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria - in stretta  osservanza  delle prescrizioni e delle raccomandazioni pervenute,  è stato disposto il termine  dell'isolamento dei poliziotti  penitenziari  e il loro rientro  in servizio». 

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