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Covid 19 Bari, sanificazione fai-da-te: non basta l'antibatterico. Boom di richieste per aziende specializzate

 
G. Flavio Campanella

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G. Flavio Campanella

Covid 19 Bari, sanificazione fai-da-te: non basta l'antibatterico. Boom di richieste

Una piccola azienda di Bitonto ha richieste da tutta Italia per intervenire in ospedali e in residenze per anziani

Giovedì 16 Aprile 2020, 09:05

10:30

BARI - La Dimensione Service è una media realtà imprenditoriale con sede a Bitonto. Nel suo piccolo, però, ha già penetrato il mercato nel settore della sanitizzazione con commesse in Italia e all'estero (Est Europa ed Estremo Oriente, Cina compresa) con l'idea meravigliosa di ripulire gli ambienti chiusi da virus e batteri. Per far entrare (finalmente) nella mente dei manager quanto sia importante igienizzare (anzi, sterilizzare) uffici, capannoni, alberghi, scuole e ospedali, da qualche settimana l’azienda ha reclutato un agente (patogeno) invisibile, ma irresistibile: il Sars-CoV-2. Da quando questo... collaboratore è comparso sulla scena il fatturato dell'impresa è schizzato da poche decine di migliaia di euro a cifre ben più alte (con uno zero in più) allargandone la... dimensione. «Bisogna chiarire - spiega Domenico Matera, 68 anni, titolare e amministratore unico - che c'è una differenza sostanziale tra pulizia, sanificazione e sanitizzazione. La prima non ha bisogno di spiegazioni perché riguarda il normale operato. In quanto alla seconda, si tratta di un intervento di più alto livello grazie al quale, attraverso apparecchiature, si aspira l'aria per trattarla e rimetterla in circolo pulita. Si può dire che sia assolutamente consigliabile, ma che la sua applicazione preceda l'ultimo stadio. La sanitizzazione, infatti, è l'unica che consente di abbattere davvero la carica batterica e virologica in un ambiente. Lo si può fare con i raggi ultravioletti, che però si fermano davanti agli ostacoli, oppure con l'ozono e con prodotti specifici. I macchinari da noi realizzati, certificati e utilizzati vanno fino in fondo andando a toccare tutto ciò che c'è nell'area interessata, compresi gli oggetti e, nel caso degli ospedali, i ventilatori polmonari di cui tanto si parla in questo periodo. In sostanza avviene questo: isoliamo e nebulizziamo portando a saturazione l'ambiente con il perossido di idrogeno, cioè acqua ossigenata e cationi d’argento, i quali, fungendo da catalizzatori, polarizzano e ossidano i patogeni. Questa combinazione penetra il dna di virus e batteri e, spaccandolo, uccide fermando la proliferazione».

CHIAMATE Non c'è fessura risparmiata (si pensi ai tasti del computer), tanto che a interpellare l'azienda bitontina sono, oltre a industrie e fabbriche, anche i presidi ospedalieri e sanitari. «Sono anni che cerchiamo di far capire l'importanza della sanitizzazione in qualsiasi ambito. Ovviamente adesso - spiega Giuseppe Rucci, 42 anni, direttore commerciale e genero del titolare - con lo scoppio di questa pandemia ci contattano da nord a sud dell'Italia, oltre che dall’estero. Interveniamo, tra l'altro, in ospedali pubblici, ad esempio in Romania, in presidi sanitari privati e in residenze per anziani anche a Bari. In realtà, mio suocero è nel settore ospedaliero da circa 30 anni (Domenico Matera è figlio di Vincenzo, imprenditore edile che ha costruito gran parte della Basilica dei Santi Medici a Bitonto - n.d.r.). Ha prima realizzato impianti per gas medicinali e poi appunto, una decina di anni fa, ha iniziato insieme con un socio a studiare le macchine per sanitizzare gli ambienti arrivando a realizzare un processo validato da laboratori accreditati dal Ministero della Salute. Nella gamma c'è anche un particolare armadio da utilizzare, per esempio, negli asili per sterilizzare i giocattoli che maneggiano i bambini. Le maestre a fine giornata li inseriscono nella macchina per poi ridarli ai piccoli il giorno successivo».

RSA Di riapertura di scuole dell'infanzia per ora non se ne parla. Sono invece piene di ospiti le residenze sanitarie assistenziali, strutture martoriate dalla Covid-19. Una di queste è la Rssa Adriatica (cinque piani, 74 posti letto e 37 stanze) di via Perrone, al quartiere Libertà, adiacente al polmone verde di Piazza Garibaldi. «Nel nostro gruppo - afferma Fabio Carfagno, amministratore delegato della struttura - non ci sono stati casi di infezione. Tutte le residenze (sei in provincia di Bari - n.d.r.) hanno chiuso alle visite dei parenti prima dell'intervento della Regione. Contestualmente, sono partite le sanitizzazioni. Ora tocca all'Adriatica, ma l’intervento è già avvenuto anche altrove, a cominciare da Adelfia. Sostanzialmente si procede per step: si sterilizza una stanza e poi si passa all'altra. Tutti i nostri presidi hanno un’area Covid, non solo perché la Regione ci ha chiesto di rendere disponibili dei posti per ricoverare i post acuti guariti dalla malattia, ma anche perché i nostri ospiti che necessitano di prestazioni negli ospedali, ad esempio i dializzati, al ritorno sono messi in isolamento precauzionale».

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