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Bari, «In Volo> al Teatro Forma: primo appuntamento Brand New

 
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Bari, «In Volo> al Teatro Forma: primo appuntamento Brand New

L'inaugurazione del cartellone con la musica di Michele Perruggini

Sabato 30 Novembre 2019, 16:09

In volo, tra reminiscenze di stampo classico e artigianalità pura del suono, alla ricerca della variazione timbrica, di una metrica sempre in movimento, di modulazioni morbide e al tempo stesso sottilmente istintive. Domenica 1 dicembre, alle 20, al Teatro Forma l'invito della musica sarà quello di librarsi in aria per vivere emozioni pure. Va in scena infatti il primo appuntamento del cartellone "Brand New", con l'ultimo disco del musicista e compositore Michele Perruggini, intitolato appunto "In Volo". Sarà presentato da sette musicisti d'eccezione: Mirko Signorile al pianoforte, Giorgio Vendola al contrabbasso, il Modus String Quartet (Leo Gadaleta e Serena Soccoia ai violini, Teresa Laera alla viola, Gaetano Simone al violoncello) e Andrea Campanella al clarinetto.

«In volo» è il secondo album del compositore barese, musicista la cui sensibilità si era svelata già nel primo disco, intitolato «Attraverso la nebbia» (2015, sempre edito da Abeat Records). Perruggini nasce come batterista di grande pregio, con svariate esperienze musicali, dal rock progressive al jazz, in un'inesauribile voglia di esplorare e spaziare in tutti i generi musicali. Il pianoforte è uno strumento che ha da sempre amato, e che ora, in età matura, torna a “frequentare” da compositore, per dare vita alla parte musicale più intima e riflessiva di sé, seguendo unicamente il flusso emozionale. Non è un caso che Perruggini si sia affidato all'amico fraterno e grande artista Mirko Signorile, capace di «entrare» nel clima della scrittura del compositore, con estrema sensibilità, rispetto ed efficacia.

Così come efficace è stato il lavoro operato da Leo Gadaleta negli arrangiamenti per archi. Dunque la componente ritmica, che nel primo album era preponderante, con «In volo» si scioglie in ricami sonori disegnati dal pianoforte, unito al contrabbasso e a un quartetto d'archi suadente, che sigilla il suono in uno scrigno dal sapore antico.

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