La denuncia

«Noi disabili in difficoltà a Torre Quetta chiediamo aiuto a Comune e Regione»

Redazione online

Sos per lo scivolo che permette la discesa in mare rotto e per l’assenza di gazebo

BARI - Prosegue la protesta dei disabili, persone che non non hanno abilità motorie e che quindi vivono sulle carrozzelle, che frequentano la spiaggia libera comunale «Torre Quetta», sul litorale sud di Bari.
Due i problemi non ancora risolti che hanno segnalato e sui quali ora «alzano il tiro», chiamando in causa il Comune di Bari e la Regione: la inutilizzabilità dello «scivolo» con il quale potevano calarsi in mare, spesso anche danneggiato da atti di vandalismo ad opera di ignoti, e la perdita del gazebo allestito per farli soggiornare all’ombra, gazebo che il gestore ha dovuto rimuovere perché giudicato non a norma di legge dai militari della Capitaneria di porto.

Dopo un primo articolo dedicato dalla «Gazzetta» alla questione, Pasqualina Bonifacio, Giovanna Montrone, Gianni Tempesta e Nicola Buonvoglia aggiungono: «Le nostre rimostranze non sono rivolte né al gestore, né al direttore, né agli operatori della spiaggia, sempre disponibili e a cui va il nostro sentito ringraziamento. Le nostre rimostranze, e nel contempo le nostre richieste, sono rivolte alle istituzioni, nello specifico al Comune di Bari e alla Regione Puglia, poiché alla spiaggia Torre Quetta arrivano diversamente abili dal Comune di Bari, dalla provincia e anche da altre regioni».

«Rendere le spiagge accessibili ai diversamente abili non è questione da poco - proseguono i quattro portavoce dei frequentatori diversamente abili della spiaggia -: è un problema di diritti, di giustizia sociale, di cultura e di civiltà; quindi è un problema che prima di tutto riguarda le Istituzioni. Il Comune di Bari, e la Regione Puglia più in generale, devono impostare un progetto “spiagge per tutti” che sostenga e accompagni l’iniziativa privata, mettendo in campo finanziamenti, personale specializzato, vigilanza».
«Da parte nostra, ci rendiamo disponibili a collaborare sia con i gestori della spiaggia, sia con le istituzioni, per migliorare quanto migliorabile in questa stagione e per avviare meglio la prossima» concludono i diversamente abili, sperando in una soluzione rapida della questione.

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