I carabinieri del Nas di Bari indagano su un presunto caso di Seu (sindrome emolitico-uremica) che avrebbe colpito una bambina di 24 mesi ricoverata in terapia intensiva all’ospedale pediatrico Giovanni XIII del capoluogo pugliese. La piccola, ancora in prognosi riservata, è ricoverata già da diversi giorni per gastroenterite e negli ulteriori approfondimenti diagnostici si è arrivato a ipotizzare un sospetto caso di Seu, di cui è stato informato l’Osservatorio epidemiologico regionale che ha già impostato le procedure specifiche. La Seu può dare luogo a una importante insufficienza renale acuta in età pediatrica ed è caratterizzata dalla comparsa di tre sintomi tipici: anemia emolitica, trombocitopenia e insufficienza renale.
Fonti mediche informano che i primi esami di laboratorio non mostravano dati di rilievo patologico, ma alla luce della positività per la ricerca VTEC, come da Protocollo Regionale di Sorveglianza, la bimba è stata sottoposta a idratazione, alimentazione parenterale ed esami di laboratorio.
Dopo le ulteriori indagini diagnostiche di ieri, si sono evidenziati segni di Seu (Sindrome Emolitico Uremica), con anuria, pertanto la piccola è stata trasferita in Nefrologia e dialisi pediatrica. Nel primo trattamento di emodialisi, la bimba ha prima mostrato instabilità cardio-circolatoria e poi segni di interessamento neurologico. E’ stata sottoposta a Tac cranio urgente e poi trasferita in terapia intensiva pediatrica.
La Seu, malattia infettiva acuta rara, si trasmette per via alimentare o per contatto con animali e ambienti infetti. A quanto si è appreso, le indagini dei Nas e del Dipartimento prevenzione dell’Asl si concentrano proprio sulle abitudini alimentari della bambina e su ciò che la piccola ha ingerito nei 15 giorni precedenti alle prime manifestazioni di gastroenterite.