BARI - «Salvini? Uno sborone». Monta l’ira del Movimento 5 Stelle. Dopo la decisione del vicepremier leghista di staccare la spina al governo, i pentastellati alzano la voce. E i toni. Non le manda a dire il deputato pugliese Giuseppe Brescia, tra i veterani 5 Stelle e presidente della Commissione Affari Costituzionali. «Salvini è la persona più irresponsabile della Repubblica Italiana - attacca a testa bassa -, tanto che non gli si dovrebbe dare neanche la responsabilità di presiedere un’assemblea di condominio».
Proprio Brescia, attivista di ispirazioni progressiste con posizioni non propriamente leghiste su accoglienza e immigrazione, è stato fra quelli che hanno cercato di percorrere, anche più faticosamente di altri, la via della mediazione. Ora, però, la misura pare colma: «Far cadere il governo più amato dagli italiani - continua - senza un valido motivo è un atto da sborone che pagherà a caro prezzo».
Poi, la chiosa: «Evidentemente la paura del taglio dei parlamentari è troppa - conclude - , altre ragioni non ne vedo». L’ultimo riferimento è alla misura pentastellata di «alleggerimento» del corpo dei deputati calendarizzata per settembre. Anche Di Maio è tornato sul punto proprio nelle ore più concitate, invocando subito il voto del taglio. L’ultima battaglia di bandiera esatta dal Movimento prima della deflagrazione finale.