Al San Giacomo

Assenteismo ospedale Monopoli: torna libero il secondo primario. Asl sospende 19 dipendenti

Redazione online

Revocato l'arresto per Gianluigi Di Giulio, primario del reparto di Radiodiagnostica

Torna libero Gianluigi Di Giulio, primario del reparto di Radiodiagnostica dell’ospedale San Giacomo di Monopoli, tra le dodici persone arrestate, con concessione dei domiciliari, il 18 luglio scorso insieme con altri 20 indagati raggiunti dall’obbligo di dimora nell’ambito di una inchiesta della Procura di Bari su presunti casi di assenteismo.
Il gip di turno del Tribunale di Bari, Giovanni Abbattista, accogliendo l’istanza del difensore di Di Giulio, l’avvocato Michele Laforgia, ha disposto la revoca dell’arresto nei confronti del medico, avendo ritenuto cessate le esigenze cautelari. Oltre Di Giulio, nei giorni scorsi è tornato in libertà un altro dei sette primari arrestati, il responsabile del reparto di Ginecologia Sabino Santamato, che è stato anche reintegrato dalla Asl e oggi è ritornato al lavoro. Gli altri indagati tuttora agli arresti domiciliari, tra medici, infermieri e personale tecnico, hanno fatto istanza di Riesame e le loro posizioni saranno discusse il 5 e l’8 agosto.

LA ASL SOSPENDE 19 DIPENDENTI - I 19 dipendenti dell’ospedale di Monopoli sottoposti a obbligo di dimora a seguito delle indagini della Procura di Bari su presunti episodi di assenteismo sono stati sospesi dal servizio. È l’effetto dell’avvio dei procedimenti disciplinari, in base a quanto previsto dal decreto Madia.

Ieri il direttore generale della Asl di Bari, Antonio Sanguedolce, ha firmato le delibere predisposte dall’ufficio personale, che dovrebbero essere esecutive a partire da domani. La situazione non è però definitiva. È infatti possibile, in attesa della conclusione dei giudizi disciplinari, che la Asl possa riammettere in servizio alcuni dei dipendenti interessati qualora il personale attualmente disponibile non sia sufficiente a coprire i turni. Tuttavia la legge prevede che ogni tipo di truffa alla pubblica amministrazione sull’orario di lavoro sia punita con il licenziamento, senza aspettare il processo penale.

L’indagine della Procura di Bari (pm Chiara Giordano) ipotizza tra l’altro la truffa ai danni del servizio sanitario nazionale e coinvolge 46 persone accusate a vario titolo di essersi allontanate dal posto di lavoro. Oltre ai 13 arresti ai domiciliari (ieri è tornato libero anche il primario di radiologia, Gianluigi Di Giulio), ci sono appunto 20 obblighi di dimora di cui 19 riguardano dipendenti dell’ospedale di Monopoli (nove sono medici). La Procura aveva chiesto i domiciliari anche per loro, ma il gip Antonella Cafagna aveva scelto una misura più blanda proprio per non sguarnire i reparti. Ma il codice penale va ora coordinato con le norme sul pubblico impiego.

Anche la Procura di Trani, che aveva svolto una inchiesta analoga (con la Finanza) sull’ospedale di Molfetta, contesta ai dipendenti della Asl reati simili. Oggi e domani l’ufficio procedimenti disciplinari ascolterà le persone che hanno subito misure cautelari. Nel frattempo, il Tribunale del Riesame ha scarcerato dai domiciliari Francesco Dimiccoli, 49 anni, di Barletta, che per il momento resta sospeso dal servizio

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