«Noi andiamo avanti!». Dopo lo sgomento iniziale, Marianna e Chiara, le due titolari dell’azienda Perniola di Rutigliano, specializzata dal 2012 nella produzione e vendita di grani antichi biologici e a filiera corta, hanno messo subito da parte lo sconforto e hanno ripreso a lottare per continuare a coltivare il loro sogno. La notte tra il 7 e l’8 luglio hanno visto in pochi minuti andare in fumo l’intero lavoro di un anno: un rogo - si sospetta di origine dolosa - ha distrutto ben sette ettari dove producevano i grani Saragolla rossa e Timilia: cento quintali la quantità stimata del raccolto andato perduto, grano che Marianna e Chiara avrebbero utilizzato per produrre farina macinata a pietra, destinata a trasformarsi in pasta e prodotti da forno, biologici e genuini.
«Eravamo così contente - raccontano -, il grano era davvero magnifico e non vedevamo l’ora di scattare le foto della trebbiatura». Marianna e Chiara nutrono forti sospetti sulla natura dolosa dell’incendio dato che il terreno era dotato di linee tagliafuoco che avrebbero dovuto evitare che le fiamme si propagassero. «Non si è trattato di un incidente», affermano convinte, aggiungendo che il rogo «è frutto della natura umana e gli “haters” non agiscono solo sui social media: nascondendosi nell’anonimato della notte, in un vicolo di campagna, danno sfogo alla loro vigliaccheria e meschinità evitando un confronto diretto, perché incapaci di sostenerlo, perché incapaci di trarre soddisfazioni dalla propria vita che non siano legate all’infelicità altrui».
Dopo l’accaduto, in pochi giorni è partita la macchina della solidarietà: è stata avviata anche una campagna di crowdfunding (una forma di finanziamento collettivo da parte di singoli cittadini e organismi associativi) sulla piattaforma «Produzioni dal Basso» per sostenere l’azienda agricola, con il contributo anche di Banca Etica. «Perniola è un fiore all’occhiello della produzione agricola sostenibile nel Barese che oggi è in grave difficoltà - si legge in una nota di Produzioni dal Basso -: senza il raccolto di quei sette ettari di campo, l’azienda potrà produrre meno della metà della pasta e degli alimenti necessari per portare avanti l’attività». Da qui l’idea di aiutare le due agricoltrici, con l’obiettivo di raccogliere 15mila euro: la cifra necessaria di cui Marianna e Chiara hanno bisogno per risollevare l’azienda.
Se verrà raccolto il 90% del budget, Banca Etica contribuirà per il restante 10%. Un contributo reso possibile grazie al Fondo per la microfinanza e il crowdfunding che sostiene progetti che favoriscano la partecipazione, l’inclusione sociale, l’accoglienza, la parità dei diritti di genere, la non violenza e la cittadinanza attiva. «Chi sceglierà di contribuire», rende noto Produzioni dal Basso, «riceverà ricompense molto speciali, tra cui la possibilità di partecipare a una lezione per imparare a preparare le tradizionali friselle pugliesi». Per maggiori informazioni sulla campagna e sulle ricompense previste: https://www.produzionidalbasso.com/project/sostieni-perniola-alimenti/.