BARI - A soli nove anni è già considerato un genio della matematica: il suo nome è Antonio Contessa, piccolo bambino prodigio di Mola di Bari che ha sbaragliato tutti i suoi avversari nell'ultima edizione dei Giochi Matematici 2019 tenutasi a Palermo in Sicilia, classificandosi al primo posto nella categoria P3 con un punteggio e un tempo da record. Il piccolo Antonio ha partecipato alle gare nazionali organizzate dalla scuola assieme ad altri 205mila bambini, provenienti da tutta Italia. Dopo aver passato le preselezioni si è classificato tra i 700 che si sono sfidati a suon di test matematici nelle varie categorie all'Università degli Studi di Palermo. Antonio non solo ha consegnato in tempi record le griglie, completandole in 13 minuti su 60 a disposizione, ma ha commesso zero errori e con un punteggio di 30/30 è diventato di diritto il campione nazionale di logica matematica nella sua categoria.
Il piccolo ha già collezionato una serie di premi tanto che il sindaco di Mola Giuseppe Colonna si è complimentato con lui: «Questo bimbo che frequenta la Scuola Elementare De Filippo, sta già facendo parlare tanto di lui! A differenza di tanti suoi coetanei e di me alla sua età, devo ammetterlo, lui ama la matematica - commenta il primo cittadino - una passione che ha portato Antonio prima a superare le selezioni a livello molese e oggi a qualificarsi primo a livello regionale nelle competizioni svoltesi a Santeramo, dove si è confrontato con altri ragazzini frequentanti la terza elementare».
A raccontarci l'emozione della premiazione è suo papà Dario: «Antonio ha la matematica nel DNA, solo a sentirne parlare gli brillano gli occhi. Onestamente non sappiamo come faccia: già ad un anno e mezzo conosceva tutti i numeri e tutte le lettere dell'alfabeto, ora invece è in grado di fare le radici quadrate a mente. Per un bambino che fa la terza elementare è qualcosa di assurdo». Antonio ama così tanto i numeri che, ci confessa Dario, a volte chiede alla maestra di assegnargli compiti extra per esercitarsi. Che dire, un vero e proprio enfant prodige: chissà, di lui forse sentiremo parlare ancora.