Al convegno sulla Prostituzione
Giuseppe Cruciani a Bari: «Case chiuse da riaprire, ok proposta della Lega»
Il conduttore de La Zanzara sarà domani al Palazzo Ex Poste al convegno sulla Prostituzione promosso da Universo Studenti
Libertario fino al midollo, Giuseppe Cruciani, giornalista e conduttore radiofonico, nella trasmissione di Radio24 «La Zanzara» ha ospitato più volte le tesi di chi è favorevole alla riapertura delle case chiuse, come formulato nella proposta di legge del senatore leghista Gianfranco Rufa. Domani interverrà al convegno promosso a Bari da Universo Studenti.
Cruciani, torna di attualità il tema della riapertura delle case chiuse. Come si inquadra questa querelle?
«Le proposte di legge sulla riapertura sono ricorrenti. La Lega è il partito che ha portato più avanti questa ipotesi in parlamento. Si tratta di dare una alternativa alle multe dei sindaci per chi va a prostitute».
Di che tipo?
«All’ondata moralista c’è chi risponde propendo di regolamentare una cosa che non è regolamentata e che si può controllare anche da punto di via sanitario. Con la pressione fiscale italiana, la legalizzazione non so se converrebbe alle prostitute italiane…».
La Lega postula la creazione di un albo e di regole sia sanitarie che per inquadrare “il mestiere più antico del mondo” nell’attuale regime fiscale.
«L’albo? Non mi formalizzerei troppo. Sarebbe funzionale a fare visite mediche e test dell’Hiv».
Come si è approcciato a questa diatriba?
«Sono da anni a favore della riapertura delle case chiuse. Poi ho ospitato alla Zanzara la escort Efe Bal: si spogliò durante la trasmissione il giorno dopo aver ricevuto una cartella esattoriale da quasi un milione di euro…».
In Europa ci sono modelli da seguire?
«Sono andato a verificare la legislazione europea in alcuni cantoni svizzeri e in Austria, dopo che Salvini ha indicato quel paese come modello. Sono stato giurato per il concorso Miss Wellcum. Lì c’è la modernità. Le leggi europee vanno approfondite per dare un inquadramento alle 60mila che “esercitano”. Legalizzare non significa bloccare la tratta delle schiave: la malavita bisognerà combatterla ancora perché cercherà di inserirsi».
Cosa autorizzerebbe dunque?
«Dipendesse da me, tutto: sia i bordelli che l’esercizio in casa propria o l’affitto delle case alle prostitute. Con partita Iva e una sorta di cedolare secca».
Le associazioni di sinistra e alcuni circoli femministi sono in agitazione per la sua partecipazione al convegno all’Università.
«Parteciperò ad una discussione libera, a più voci. Francamente l’ostilità di questi gruppi la considero un onore».
C’è un rischio di una presenza sempre più invasiva del politicamente corretto in Italia?
«Una volta il politicamente corretto colpiva Berlusconi e il suo edonismo. Ora si attacca Salvini per il suo anti-immigrazionismo. Si evoca addirittura il fascismo, in assenza di pericoli autoritari».
Tra i relatori ci sarà anche il penalista Nicola Quaranta. Ha portato un ricorso contro la Merlin in Cassazione.
«Purtroppo è stato rigettato. Alla Zanzara abbiamo ospitato la Began e la D’Addario: tutto l’impianto della querelle mi è sembrato assurdo. Non si può perseguire chi va a una cena e cede la sua professionalità in cambio di denaro. Ognuno con il proprio corpo deve poter fare quello che vuole».
Alle elezioni ha votato in passato Pd, M5S e alle ultime Lega. Alle Europee?
«Decido gli ultimi giorni e di solito mi pento della scelta fatta. Un elettore ormai non si identifica più con un’area culturale. È il mio caso…».