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Mister Ulivieri ricorda Maestrelli e si schiera: «Voterò la sinistra del noi»

Mister Ulivieri ricorda Maestrelli e si schiera: «Voterò la sinistra del noi»

 
Michele De Feudis

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Michele De Feudis

Mister Ulivieri ricorda Maestrelli e si schiera: «Voterò la sinistra del noi»

Il presidente nazionale dell’Associazioni allenatori italiani, ieri era a Bari per un incontro moderato da Franco Cirici su «Le tribù del calcio»

Martedì 19 Marzo 2019, 20:37

BARI - «Alle Europee voterò a sinistra. Sono con Potere al popolo, che non farà la lista. Voterò progressista, quello che a sinistra si può votare. Dalla destra dobbiamo imparare la furbizia. Nel periodo che è stata in difficoltà la destra ha governato con il Pd di Renzi. Ora è arrivato Zingaretti, ha citato Gramsci. Voglio sapere da chi fa politica in che tipo di società ci vuol far vivere. Se non si spiega questo, il resto è aria fritta»: Renzo Ulivieri, presidente nazionale dell’Associazioni allenatori italiani, ieri era a Bari nella Casa del Popolo, per un incontro moderato da Franco Cirici su «Le tribù del calcio», titolo evocativo del saggio cult di Desmond Morris, nell’ambito di un progetto di scuola popolare che guarda al pallone come fenomeno sociale (al ciclo di conferenze hanno partecipato anche lo scrittore e giornalista Pierluigi Spagnolo e il commentatore tv Antonio Di Gennaro). L’iniziativa è curata da Alessandro Cobianchi, con Luca Clarizio, Corrado Petrocelli, Mario Spagnoletti e Mimmo D’Onghia.

«Ero in Sel con Vendola, sono stato anche qui a Bari. Laddove c’è la sinistra e prevale il noi sull’io, si è sulla strada giusta», aggiunge Ulivieri, accompagnato da Mimmo Ranieri, presidente degli Allenatori pugliesi. «Sono felice di essere nella casa del popolo barese. In Toscana c’è una sede così in ogni frazione, ispirate alle antiche società di mutuo soccorso», spiega ancora. Poi si sofferma sul rapporto controverso tra calcio e sinistra identitaria: «I progressisti un po’ chic hanno fatto l’errore di trascurare il fenomeno popolare del pallone, dimenticando che il calcio di alto livello è uno spettacolo, mentre i tornei giovanili, ad esempio, conservano intatto un grande valore sociale, da non trascurare. Quando si guarda il sociale dall’alto si sbaglia sempre«. C’è spazio anche per un amarcord, quando viene ricordato il grande allenatore Tommaso Maestrelli, tecnico del Bari e della Lazio scudettata del ’74: «Era consigliere comunale del Pci a Bari? La sua memoria mi emoziona. Anche io sono stato consigliere comunale e assessore del Partito comunista. A San Miniato, in provincia di Pisa. dal 1964-68. Allora le nostre maggioranze erano bulgare…». [michele de feudis]

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