GIOIA DEL COLLE - È stato l’atto eroico di un carabiniere a salvare la vita a una donna che aveva ingurgitato due flaconi di psicofarmaci dopo avere ricervuto dal fidanzato un messaggio nel quale egli annunciava di voler troncare la relazione. Almeno sarebbe stata questa la causa scatenante della decisione di farla finita.
La donna, una quarantenne gioiese, ora è fuori pericolo, anche se è ricoverata nell’ospedale Miulli di Acquaviva delle Fonti. Ma la vicenda poteva concludersi tragicamente, se il militare di lunga esperienza non fosse intervenuto rischiando la propria, di vita.
Lo scenario è in qualche modo figlio dei tempi, intendiamo dire dei tempi della comunicazione digitale.
Sono le 8,40 di sabato mattina, l’altro ieri. La donna abita a Gioia del Colle, invece il suo compagno risiede in un’altra città. C’è aria di crisi tra loro. Sui rispettivi computer si scambiano alcuni messaggi.
Fino a quello «fatale». Lui le fa sapere che ha deciso di lasciarla. Lei risponde: allora mi ammazzo. Parola più, parola meno.
Lui dall’altro capo della chat comincia ad agitarsi. Forse non si aspettava di leggere quella frase perentoria, definitiva. Scrive altri messaggi, uno dopo l’altro, freneticamente. La donna non risponde. Passano i minuti e ancora non risponde.
Di fronte a quel silenzio agghiacciante, l’uomo decide di telefonare al 112.
«Pronto, Carabinieri?». L’interlocutore, allarmato, spiega tutto, fornendo l’indirizzo dell’abitazione di lei, al secondo piano di una palazzina di periferia. Il telefonista dell’Arma, senza perdere un istante, informa i colleghi della compagnia di Gioia.
La pattuglia del nucleo radiomobile è sul posto in pochissimi minuti. Il sottufficiale prova a citofonare. Non ottenendo risposta, non ha alcuna esitazione. In effetti, i Vigili del fuoco del distaccamento di Putignano (che si trova a circa 15 chilometri di distanza) e il 118 sono stati già avvisati ma potrebbero arrivare quando è troppo tardi. Non c’è un attimo da perdere. Il carabiniere si fa aprire dai dirimpettai del secondo piano.
Dal balcone vicino, sfidando il rischio di precipitare nel vuoto, salta sul terrazzo dell’abitazione della donna che ha già ingoiato le pillole. Infatti il militare, forzata la finestra, la trova in stato di semincoscienza. Fa entrare il collega di pattuglia. Insieme, riescono a rianimare la donna e a mantenerla «sveglia» fino a quando arriva l’ambulanza dei soccorritori.
I sanitari del 118 praticano due flebloclisi alla quarantenne e la trasportano in ospedale. La paziente, presa in cura dai medici del Miulli, è fuori pericolo. Per il militare è «missione compiuta».