Elezioni in vista
Bari, primarie centrodestra: ecco quanto spenderanno i candidati
Investimenti ridotti per tutti: Carrieri spenderà 5mila euro, Di Rella «massimo mille»
BARI - Primarie low cost per i sovranisti a Bari. I candidati che hanno annunciato la propria candidatura a sindaco nel fronte conservatore, a cui finora non ha aderito Forza Italia, hanno spiegato alla Gazzetta di aver predisposto budget minimi in vista del voto nei gazebo, in programma il 17 febbraio prossimo. Per regolamento le spese organizzative - gazebo, scrutatori, manifesti per pubblicizzare luoghi e tempi del voto - saranno divisi equamente tra tutti i candidati in campo. Poi ogni aspirante primo cittadino investirà per far conoscere il proprio programma tra campagna elettorale tradizione e opzione social.
Davide Bellomo, candidato per Direzione Italia: «Spenderò massimo mille euro in tutto. Ho realizzato già un video, farò dei volantini. Non farò cartelloni, sarò presente solo sui social dove, con poche decine di euro, è possibile divulgare il mio programma elettorale». Filippo Melchiorre, aspirante sindaco per Fratelli d’Italia, con lo slogan «Noi ci siamo»: «Non ho stabilito un budget. Mi impegnerò per farò conoscere i vari punti del mio programma come candidato. Come? Con incontri, canali social e contatti diretti, iniziati 25 anni con il mio impegno in consiglio comunale. Ho iniziato nel 1994-95 sostenuto dall’esponente della destra barese Cosimo Di Canosa… Chi mi vorrà dare contributi tracciati, è benvenuto. Per ora riscontro un entusiasmo notevole per il mio percorso». Nessuna cifra anche da Fabio Romito, lanciato come candidato sindaco della Lega da Matteo Salvini: «Non ho stabilito una cifra da spendere per le primarie. Di sicuro farò manifesti e contenuti sponsorizzati sui social network, una convention e delle assemblee territoriali». Sul dato economico poi aggiunge: «Chiederò ai miei sostenitori di darmi una mano con il crowdfunding. Sono troppo giovane per avere risorse così ingenti da fare un campagna elettorale autonoma. Coinvolgere significa responsabilizzare i miei elettori e farli sentire parte di una squadra».
«Massimo mille euro»: questa la soglia indicata da Pasquale Di Rella, ex presidente del consiglio comunale e aspirante sindaco con il sostegno di gruppo civici oltre a quello degli imprenditori Nicola Canonico e Giacomo Olivieri: «Appena si insedia il comitato organizzativo conosceremo le spese fisse da sostenere. Spenderemo il meno possibile. La mia, del resto, è una campagna fondata sulla riduzione dei costi della politica. Non farò spot pubblicitari o manifesti, solo porta a porta e campagne social». Infine Giuseppe Carrieri, candidato civico e consigliere comunale di ispirazione liberale: «Il budget? Cinquemila euro massimo. La campagna sarà in parte con i manifesti sui tabelloni e in parte sui social network»