Tutela dell'ambiente
Mense, addio alle posate di plastica, tutto a impatto zero
L'assessore Paola Romano: «Eviteremo di utilizzare 600mila buste all'anno»
Stop alla plastica sulle tavole apparecchiate nelle scuole. Con la novità al debutto da lunedì, alla ripresa delle lezioni dopo la pausa natalizia, la mensa diventa completamente a impatto zero: alimenti biologici, pietanze trasportate con furgoncini elettrici e ora servite su piatti biodegradabili.
«Iniziamo il 2019 - spiega l’assessore alle Politiche educative e giovanili, Paola Romano - con un piccolo grande cambiamento: in questa maniera potremo evitare di utilizzare, e quindi di dover poi smaltire, oltre 600mila buste di plastica all’anno, quelle finora impiegate come contenitori dei kit monouso delle posate. Da lunedì saranno le maestre a distribuire ai bambini le forchette, oppure i cucchiai o ancora i coltelli, a seconda del bisogno».
Un mese fa l'assessorato alle Politiche educative e giovanili, in collaborazione con la Ladisa ristorazione - la ditta che si è aggiudicata l’appalto triennale (rinnovabile per altri due anni) del servizio di refezione scolastica - ha avviato un confronto finalizzato ad eliminare completamente la plastica dalle mense di materne e elementari.
A seguito di una positiva sperimentazione riservata ad alcuni istituti, da lunedì i 5.300 alunni iscritti al tempo pieno, che restano in classe fino al pomeriggio e che pranzano a scuola, potranno utilizzare esclusivamente posate, piatti e bicchieri a marchio Ecolabel, che possono essere smaltiti insieme alla frazione umida dei rifiuti.
Non saranno più distribuiti ogni giorno 5.300 kit composti da posate e tovagliolo monouso in singole buste di plastica, ma le posate saranno sfuse: le insegnanti daranno ai bambini solo quelle effettivamente necessarie, evitando l’utilizzo degli involucri di plastica.
La svolta ecosostenibile non si compone dunque soltanto di frutta, verdure, legumi, cereali, riso, pasta, latte, uova e olio rigorosamente biologici e a chilometro zero, e di carne con il marchio pugliese, ma riguarda l’intero servizio .
Sempre con l’obiettivo di tutelare l’ambiente, la refezione viene effettuata con mezzi di trasporto di categoria Euro 6, che riducono al massimo le immissioni di inquinanti nell’aria.
L’assessore Romano aggiunge: «Si tratta di scelte in linea con quanto stabilito dall’Unione europea, che dal 2021 vieterà l’utilizzo di una serie di oggetti usa e getta non degradabili tra cui proprio piatti, posate e buste. La plastica che produciamo e che immettiamo nell’ambiente è davvero troppa e rischia di soffocare il pianeta, con i mari che presto avranno più plastica rispetto ai pesci, e il riciclo che da solo non è sufficiente a invertire la rotta. In accordo con l’azienda Ladisa, abbiamo deciso di intraprendere azioni concrete per ridurre l’impiego della plastica monouso, adottando nuovi materiali che siano resistenti, sicuri e al contempo rispettosi dell’ambiente. Il prossimo passo sarà quello di eliminare le bottiglie di plastica dalle mense scolastiche: al momento siamo passati dalle bottiglie da mezzo litro a quelle da 2 litri. A breve passeremo alle brocche d’acqua».
In cantiere c’è una campagna di informazione e sensibilizzazione sui vantaggi della raccolta differenziata nelle scuole, che sarà realizzata in collaborazione con Ladisa e Amiu. Conclude l’assessore: «I bambini e i ragazzi sono i nostri migliori alleati in questo percorso di civiltà e di rispetto per l’ambiente che ci circonda».