Dopo il restauro

Putignano, campane assordanti, parrocchiani protestano

Patrizio Pulvento

I cittadini hanno raccolto le firme, ma il parroco non vuole alimentare polemiche

Il restauro delle campane della chiesa di San Filippo Neri a Putignano era stato salutato con entusiasmo a giugno scorso dalla comunità locale ma a distanza di pochi mesi, gli effetti troppo prorompenti del raddoppiato nuovo set di campane (passate da 3 a 6), peraltro in grado di intonare intere melodie, non si sono fatti attendere. E delle scorse ore, infatti, la protesta di un parrocchiano residente nel vicinato della chiesa che ha manifestato con una formale segnalazione presso gli uffici comunali, tutto il suo disappunto per lo scampanio ritenuto assordante e quasi molesto.


Come lo stesso parrocchiano (G.P.) descrive nella sua missiva firmata «... è da Pasqua 2018 che, alle preesistenti 3 campane, se ne sono aggiunte altre 3 e, tutte insieme, suonano per più volte al giorno per un minuto e mezzo e la domenica anche per due/tre minuti, infatti prima fanno un assordante scampanio e poi intonano una canzoncina, sempre la stessa... Il tutto a pochi metri dalle abitazioni dei residenti il quartiere. E facile verificare per chiunque, che il suono contemporaneo delle sei campane per così tanto tempo, diviene assordante e nuoce alla salute sia di chi è sulla strada a piedi, che soprattutto di chi è in casa per lavoro, perché malato o, semplicemente, a riposare...». Poi enumera con dovizia di particolari gli orari e la durata dei rintocchi, compresi quelli più estesi dei giorni festivi.


Situazione che lo ha indotto ad interpellare in merito anche il comando di polizia municipale, riservandosi di sottoporre la questione anche al sindaco. Un protesta in piena regola dunque, che potrebbe ben presto estendersi all’intero quartiere, densamente abitato, in cui sorge la chiesa. Il parrocchiano dissidente ha infatti avviato una sorta di raccolta firme, «invitando nel contempo altri “vicini” a manifestare liberamente lo stesso disagio e a condividere l’azione di contenimento di questi suoni ridondanti», per chiedere al parroco della chiesa di ridurre la durata e volume dei rintocchi. Sul punto l’opinione pubblica appare comprensibilmente divisa, per via di un certo timore reverenziale nei confronti di certi costumi e della Chiesa, ma se effettivamente il suono delle campane supera i decibel consentiti, il parrocchiano «dissidente» non farà fatica a fare proseliti.
D’altronde, un caso simile a questo si era già verificato a Putignano nel 2011 e le immissioni sonore delle campane furono ridotte con un provvedimento emanato dall’allora sindaco De Miccolis, su segnalazione dei residenti del centro storico che lamentavano l’intollerabilità dei rintocchi soprattutto al sorgere del sole. «Per il momento preferisco soprassedere per non alimentare ulteriori polemiche, poiché per ora, si tratta di un caso isolato». Così il commento lapidario di don Romano Sacchetti, il parroco della chiesa di San Filippo Neri, interpellato in merito, il quale ha preferito procrastinare di qualche giorno una eventuale sua dichiarazione sulla controversa vicenda.

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