La vertenza

Bari, Tfr da restituire per gli ex Om: ecco l’ultima beffa

Redazione online

L’ Agenzia delle entrate chiede la restituzione di alcune somme. La rabbia dei lavoratori

BARI - Notificate ai circa 200 ex lavoratori una diffida alla restituzione di somme eccedenti del Tfr, percepito circa quattro anni fa, quando gli operai e la ex Om chiusero i ponti definitivamente. La beffa infinita. Niente soldi, speranze ridotte al lumicino e qualcuno di logo, com’è noto, ha anche cominciato un drammatico sciopero della fame. Ieri, per gli ex lavoratori della Om Carrelli Elevatori, è giunto l’ennesimo schiaffo in faccia.

L’Agenzia delle Entrate ha notificato ai circa 200 ex lavoratori una diffida alla restituzione di somme eccedenti del Tfr, percepito circa quattro anni fa, quando gli operai e la ex Om chiusero i ponti definitivamente. «Sì, posso dire che il calvario non finisce mai - spiega uno degli ex dipendenti, Giacinto Magliocchi - Le lettere stanno arrivando in questi giorni. L’Agenzia delle entrate ci sta mandando delle lettere per la restituzione di una differenza sul calcolo del Tfr erogato dall'azienda nel 2014. Non so di chi è l’errore, ma di certo stanno sparando sulla croce rossa».

Il calcolo del Tfr, presumibilmente, è stato fatto dalla ex Om ormai già ampiamente in fase di disimpegno rispetto allo stabilimento di Modugno e ai suoi lavoratori. Negli anni successivi, come si ricorderà, la fabbrica è stata rilevata dalla Kion, quindi dalla Tua Industries che però non ha mai avviato la produzione. Ora le speranze degli ex lavoratori (sono 160 quelli superstiti dei circa 200) sono legate a un piano di riconversione industriale che la Selectika, azienda tutta pugliese, dovrebbe portare a compimento. Il progetto, in ogni caso, è ancora tutto sulla carta.

Intuibile la rabbia degli ex Om a fronte della richiesta dell’Agenzia delle Entrate. «Questo Stato carogna emette dei condoni a chi evade le tasse, fa pagare agli evasori delle multe da ridere, mentre da poveri cristi come noi che hanno perso il lavoro, chiede indietro fino all’ultimo centesimo di euro». Magliocchi dovrà restituire 117,69 euro. «Non è una cifra altissima ma con quei soldi avrei potuto fare cose essenziali per la mia famiglia», spiega il lavoratore. Alcuni suoi colleghi, viceversa, hanno ricevuto richieste ben più salate. «Si parla anche di 2, 300 euro. Qualcuno ipotizza che alcuni debbano versare una somma da vero salasso, anche oltre i mille euro».

Nei giorni scorsi, come si ricorderà, uno degli ex Om che sta dando vita al presidio fisso in piazza Prefettura è svenuto a causa del caldo e del prolungato sciopero della fame. L’altra batosta è stato il rinvio della riunione convocata in Regione con l’assessore Leo Caroli per la definizione del progetto Selectika (che dovrebbe occuparsi del riciclo dei materiali), riunione rinviata a data ancora in fase di definizione. Il timore è che il mese di agosto possa portare alla inevitabilie paralisi di tutte le attività. La bomba sociale è pronta ad esplodere.

Privacy Policy Cookie Policy