economia e lavoro
Tirocini formativi per duecento giovani
Al progetto «Ba29» hanno già aderito 225 imprese l’iniziativa del Comune
Antonella Fanizzi
Hanno un'età compresa fra i 16 e i 29 anni e un'occasione per trovare una occupazione. Sono le ragazze e i ragazzi che, frequentando un corso di formazione retribuito, avranno la possibilità di essere assunti come camerieri, baristi, aiuto-cuoco, operai, banconisti, animatori, addetti all'organizzazione e gestione di eventi, commessi, giardinieri, ma anche grafici, periti, informatici programmatori, addetti alle ricerche e sviluppo di produzioni artistiche, ingegneri meccanici. Sono questi alcuni dei profili richiesti dalle aziende che hanno sposato BA29, il progetto finanziato dal Comune con un milione 900mila euro per favorire l'incontro fra la domanda e l'offerta di lavoro: saranno attivati una serie di tirocini della durata di sei mesi nelle aziende e nelle organizzazioni dell’area metropolitana di Bari.
Finora sono state 225 le imprese che hanno proposto 590 posizioni aperte per i corsi professionali rivolti a 200 giovani. «Da oltre venti giorni – spiega l'assessore alle Politiche educative e giovanili e al lavoro, Paola Romano - sono presenti presso gli uffici relazioni con il pubblico di tutti i Municipi, presso l’info giovani e Porta Futuro tutte le notizie utili per partecipare a Ba29, ma vogliamo invertire il paradigma e andare noi dai cittadini. Da questa settimana porteremo le informazioni della pubblica amministrazione nei luoghi non convenzionali, cercando di raggiungere il maggior numero di ragazzi tra i 16 e i 29 anni: saremo nelle piazze, nei giardini, nelle spiagge di tutta la città. Accanto a questi spazi itineranti, organizzeremo le assemblee con i ragazzi nelle parrocchie, nelle associazioni e nei centri famiglia di ogni quartiere».
Aggiunge l'assessore: «L’obiettivo è dare al maggior numero di possibili beneficiari un’informazione corretta e una possibilità per partecipare ad un progetto che non garantisce un posto di lavoro sicuro, ma che offre alle aziende del territorio l'opportunità di conoscere i nostri ragazzi, i nostri talenti e, al tempo stesso, aiuta gli stessi giovani in un’età critica come l’adolescenza a capire quale mestiere è vicino alle proprie attitudini».
A Bari i giovani tra i 16 e i 29 anni disoccupati o inoccupati, che fanno parte di nuclei familiari con un reddito Isee inferiore ai 6mila euro, sono 2.900 ed è a loro che si rivolge il progetto che consentirà di realizzare 700 tirocini, con un impatto del 21% sulla platea degli aventi diritto.
Con Ba29 ad ogni ragazza o ragazzo selezionati sarà riconosciuto un rimborso di 450 euro al mese per sei mesi. Il Comune assicura inoltre alle aziende un contributo di 300 euro una tantum come rimborso per alcune spese sostenute per l’attivazione del tirocinio, fra cui l’assicurazione o gli strumenti utili al lavoro.
Le iscrizioni per i giovani cittadini che vogliono partecipare al bando saranno aperte fino al 31 luglio e poi prorogate fino alla fine dell’estate per permettere una partecipazione quanto più ampia possibile. In questi giorni si stanno inoltre organizzando una serie di attività di animazione territoriale che avranno l’obiettivo di raggiungere le ragazze e i ragazzi nei maggiori luoghi di aggregazione: lido San Francesco, Parco 2 Giugno, via Sparano, Ciringuito, Torre Quetta, piazzetta di Carbonara. Oltre a questi appuntamenti l’assessore Romano sta organizzando un calendario di incontri con le cooperative e le associazioni di ogni quartiere per raccontare la misura Ba29 e coinvolgere i ragazzi.
Conclude l'assessore: «L’offerta è molto varia e spazia dagli operai agli addetti al marketing e alle vendite, agli informatici, ma anche ai sarti, agli operatori del legno e agli educatori. Una vasta offerta di posizioni che speriamo possa incrociare le professionalità e i percorsi formativi di tante ragazze e ragazzi. La nostra speranza è che questa sia una esperienza importante e che si traduca in un posto di lavoro per tanti giovani disoccupati. La risposta delle aziende è un dato molto importante e penso sia il frutto del lavoro condiviso con i sindacati e le sigle datoriali. L’iniziativa durerà sino a fine 2020, ma vogliamo subito farla conoscere il più possibile e per questo continueremo ad incontrare le piccole e medie imprese e gli altri soggetti ospitanti».