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Alla Fiera del Levante
Redazione on line
04 Giugno 2018
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BARI - Con oltre 120 appuntamenti torna a Bari «BGeek», il festival dedicato al fumetto in tutte le sue declinazioni giunto alla settima edizione, in programma sabato 9 e domenica 10 giugno, nei padiglioni 18 e 20 della Fiera del Levante.
Il festival è stato presentato questa mattina, a Palazzo di Città, dagli assessori comunali Paola Romano e Silvio Maselli, e da Francesco Monterisi della direzione del BGeek.
BGeek 2018 proporrà oltre ai fumetti i giochi intelligenti, il cinema di animazione e la serialità televisiva, il videogaming e la tecnologia, il fenomeno degli YouTuber e dei cosplayer, per diffondere la cultura ludica e geek in tutte le sue forme. Tra l’altro sarà presentata la prima edizione di IdeaG Sud Italia, occasione di confronto fra autori di giochi ed editori, e Spartaco Albertarelli, rappresentante di entrambe le categorie. Un’area della Fiera sarà dedicata al premio «Gioco dell’Anno», organizzato con Lucca Comics&Games. Sarà presente anche un’area dedicata alla rievocazione storica in costume e ad attività ricreative diverse, come Gioco di Ruolo dal Vivo, Murder Party e Archery Games.
Tanti gli ospiti attesi, Rafael Albuquerque, celebre disegnatore di Batman e Batgirl per la DC Comics, Carmine Di Giandomenico, autore principale della serie regolare di Flash, David Messina, artista italiano noto per le collaborazioni con Marvel e DC Comics, tutta la squadra di disegnatori e sceneggiatori pugliesi che insegnano la cultura del fumetto in tutto il Sud Italia attraverso la Scuola Grafite con sedi a Bari, Lecce e Taranto, e il gruppo di autori de Lo studio in Rosso guidati dal curatore editoriale di Dylan Dog, Roberto Recchioni.
«Ormai possiamo affermare con certezza che BGeek rappresenta un’impresa matura. - ha detto Paola Romano - Questa è un’iniziativa importante non solo perché consente a persone, di tutte le fasce d’età, di concedersi due giornate di divertimento puro ma anche perché è la rappresentazione plastica di come la creatività possa diventare un lavoro». «Spesso riteniamo di essere la provincia dell’impero, di essere periferici rispetto ai luoghi in cui le cose accadono - ha concluso Silvio Maselli - E le cose accadono nelle città che sono in grado di trasferire ai propri concittadini delle opportunità, di rappresentare la complessità del mondo».
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