BARI - Dura reazione del Bari alla richiesta del Cittadella di rinviare la sfida dei play off della serie B contro la squadra pugliese, in attesa dell’esito del deferimento a cui è sottoposto il club del presidente Cosmo Giancaspro. Tutto ciò perché si deve giocare prima dell’1 giugno, data fissata per la discussione davanti alla sezione disciplinare del Tribunale sportivo sul deferimento del Bari, accusato di aver ritardato i pagamenti di Irpef e contributi Inps relativi al bimestre gennaio-febbraio di quest’anno.
In particolare, il d.g. della società veneta Stefano Marchetti aveva detto che «siamo stupiti per il rinvio di questa decisione. Credevamo che fosse scontato che la sentenza sarebbe arrivata, in un senso o nell’altro, prima dei playoff, proprio per salvaguardare la loro regolarità. Perché mai una eventuale penalizzazione dovrebbe essere scontata l’anno prossimo? Se mancava un documento, in un paio di giorni si poteva presentare, senza attendere il primo giugno, quando già saranno stati disputati sia il primo turno sia la semifinale d’andata dei playoff. Lunedì (domani n.d.r.) ci sarà un’assemblea in Lega lunedì in cui si discuterà della questione».
Ora il Bari replica con un nota in cui si esprime «del tutto irrituali e non ancora presentate, con il solo intento di condizionare surrettiziamente le decisioni di pertinenza degli organi competenti». Poi c'è la difesa della propria posizione sportiva: «Lo staff tecnico ed i calciatori del Bari - è scritto nel documento dei pugliesi - hanno conseguito sul campo, con enormi sacrifici e punto per punto, il piazzamento finale nella classifica del campionato di serie B, per cui desta parimenti stupore che uomini di calcio solitamente moderati, come il tecnico della società veneta, intendano non riconoscere i meriti altrui sulla base di una insostenibile interpretazione del regolamento».
La conclusione: «La mera pendenza di un procedimento disciplinare, senza che sia emerso alcun elemento idoneo ad ipotizzare l’effettiva sussistenza delle violazioni contestate ed il cui esito estremamente incerto è dimostrato se non altro dalle ulteriori richieste istruttorie formulate proprio dalla Procura Federale, non dovrebbe consentire ad alcun tesserato di rilasciare giudizi e richiedere provvedimenti che possano anche lontanamente presupporre pretese violazioni nient'affatto accertate nelle sedi appropriate». Infine si specifica che «non esiste alcuna norma del regolamento che imponga l’esecuzione immediata di pretese sanzioni, ancor prima della regolare definizione».
Per questo il Bari «provvederà ad impugnare in ogni sede qualunque eventuale provvedimento non conforme all’ordinamento, anche in relazione alle già condivise regole associative, qualora il Cittadella dia effettivamente corso alle iniziative del tutto irrituali preannunciate dai suoi esponenti».
LA LEGA: SPERIAMO IN TEMPI PIU' RAPIDI - «C'è la speranza che si possa sollecitare una definizione del procedimento in tempi più rapidi». Così il presidente della Lega B, Mauro Balata, al termine dell’assemblea straordinaria convocata sul tema delle seconde squadre, in cui però i club hanno affrontato anche il rinvio al primo giugno da parte del Tribunale federale della discussione del deferimento del Bari (rischia due punti di penalizzazione). Il Bari sabato 26 maggio giocherà la gara secca di playoff con il Cittadella, col vantaggio del campo, avendo chiuso il campionato con un punto in più degli avversari. Al momento non è in discussione uno spostamento della partita.
«Il Cittadella non ha fatto censure verso altre società, ma ha solo detto, e lo dico anche io, che bisogna essere più rapidi. Procedimenti 'per tabulas' come quelli per le scadenze della Covisoc, dovrebbero essere velocizzati il più possibile, soprattutto in questa fase del campionato, così da dare certezza e garanzie di regolarità alle società e più serenità a tutti - ha spiegato Balata, avvocato che ha avuto incarichi nella procura federale -. Io vengo dagli organi della giustizia sportiva: tali fattispecie, quando impattano sui momenti decisivi del campionato, vanno definite prima».