La riflessione

Bari calcio, la frase choc di De Laurentiis: «Un vanto la serie B». E perché?

Fabrizio Nitti

Sminuire le aspettative, le ambizioni di una piazza come Bari, nonostante questo momento particolarmente difficile della stagione, sembra oggettivamente un autogol

«Anche essere in B è oggetto di vanto, perchè non è una categoria facile». Così parlò Luigi De Laurentiis, in un’intervista rilasciata ai microfoni di RadioBari ieri mattina. In verità, il numero uno del club biancorosso non ha detto solo questo. Si è soffermato sulla necessità di restare vicini alla squadra, sul suo rapporto con la piazza barese, su un’annata difficile e condizionata da una serie incredibile di infortuni. Tutto vero, tutto giusto, anche se, poi, non sono stati solo gli infortuni a condizionare la stagione, ma anche una lunga serie di scelte di mercato, anch’esse condizionate, naturalmente, dalla politica economica dettata dalla società.

Ma, «essere in B è oggetto di vanto, perché non è una categoria facile», non è una frase felice. Non per una piazza come Bari, per la quale perfino la salvezza in Serie A non sarebbe un motivo di vanto. Sminuire le aspettative, le ambizioni di una piazza come Bari, nonostante questo momento particolarmente difficile della stagione, sembra oggettivamente un autogol. Un’altra piccola-grande delusione dopo le parole di «Adl» sul Bari seconda squadra del Napoli.

Con tutto il rispetto e soprattutto con l’intenzione di non voler offendere nessuno, conservare la B può essere un vanto per piazze come Feralpisalò (che la B non ha mai conosciuto) o Cittadella, che, pure, da anni è un esempio di gestione e ambizione allo stesso tempo, piccolo grande miracolo di provincia che ha perfino sfiorato la Serie A.

Bari no. Bari non può «vantarsi» di difendere soltanto la B, per quanto difficile e complicato possa essere il torneo cadetto. Bari ha bisogno di sentirsi coccolata, spronata, trascinata verso obiettivi consoni alla sua storia, calcistica e cittadina.

Diverso sarebbe stato dire salviamo la categoria, vista la situazione nella quale il Bari si è cacciato. Sarebbe stato molto diverso e legittimo. Perché è ovvio che la categoria va salvata, con l’aiuto di tutti, quell’aiuto che Bari e i baresi, sia economicamente che in termini di passione e partecipazione hanno già «versato» ai De Laurentiis. Saldando abbondantemente il debito nei confronti della famiglia alla quale fu affidato dal sindaco Decaro, nel 2018, il compito di risorgere dai dilettanti. 

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