Il punto
Ma la vera battaglia arriverà dopo il voto
Campagna surreale tra 1500 candidati per 50 posti alla Regione, pandemia e 8 candidati alla Presidenza
Otto candidati alla Presidenza della Regione, 29 liste con oltre 1.300 candidati che dovranno contendersi i 50 posti del Consiglio regionale pugliese.
Con questi numeri la Puglia estiva, affaticata dall’afa e dalla ripresa dei contagi, si presenta all’appuntamento del 20 e 21 settembre per decidere a chi affidare il governo dei prossimi cinque anni. Urne che si apriranno in un clima surreale, tra distanziamenti obbligati e scuole attrezzate alla bisogna.
Surreale appare anche la campagna elettorale: addio alle folle gaudenti in piazza e alle affollate conferenza stampa a beneficio delle telecamere.
E dimenticatevi i lanci di uova contro Fitto a Terlizzi per la chiusura degli ospedali o le chiassate contro Emiliano degli agricoltori inviperiti. Per le battaglie politiche, buone o cattive che siano, ci sarà un altro tempo, al netto di qualche schermaglia via comunicato sulla discesa nell’agone politico dei virologi e di qualche sondaggio circolato qui e là. La vera battaglia si giocherà dopo: riuscirà il Governo Conte a tenere senza un modello giallo-rosso in Puglia e Marche?