Il commento
Le vacanze dopo il virus perché farle solo al Sud
Ci sono Bari, Lecce, Potenza e Cosenza, più il territorio attorno, fra le città italiane che secondo la società di consulenza mondiale Ernst & Young saranno più pronte ad accogliere i turisti
Equesta estate? Vacanze al Sud. Lo volete un luogo della vita autentica dopo la clausura da virus? Lo volete un luogo del quale tutti portano dentro il desiderio come una voce segreta? Lo volete un luogo in cui riconciliarsi dalle mascherine, dalle distanze, dalle quarantene? Lo volete un luogo lontano dalla pazza folla delle code, delle prenotazioni, dei bollini rossi, delle partenze intelligenti, del tutto esaurito? Lo volete un luogo in cui ogni brandello di giornata non sia monopolizzato dalle apericene, dagli
Ci sono Bari, Lecce, Potenza e Cosenza, più il territorio attorno, fra le città italiane che secondo la società di consulenza mondiale Ernst & Young saranno più pronte ad accogliere i turisti. E sùbito dopo Napoli, Catania, Palermo, Caserta, Caltanissetta. Insomma Sud. Mentre un club
Anche in questo c’è un Sud delle
Non solo d’estate il Sud ha tutto ciò che serve per ritrovare un’umanità messa a dura prova. Non per essere migliori, come se il virus potesse essere capace di questo, e come le prime avvisaglie smentiscono alla spiccia. Ma per passare dalla faticosa sopravvivenza dell’isolamento a tutto ciò che ci ha fatto mancare. Il Sud è la natura e i grandi spazi dove non calcoli ogni volta il metro. E’ il rapporto con gli altri come se stessi a casa tua. E’ la serenità di borghi in cui non è necessario né possibile fare a gomitate. In cui non si deve fare la fila per comprarsi il pane. Sud di una convivialità che non è baci e abbracci da terapia intensiva ma un
Certo molto di questo Sud non c’è più. E c’è sempre di più un Sud in cui somigliare a chi sta economicamente avanti viene considerato progresso. Un Sud quindi non necessario in spazi già presidiati. Come non servirebbe un Sud che rinunciasse a se stesso per tentare di essere come gli altri. Quegli altri che invece al Sud vengono per ritrovare un senso, non una fotocopia di se stessi. Per ritrovare il
E poi, non è la vacanza una tregua nel battito cardiaco? Senza esagerare nella tregua è ciò che ciascuno cerca dopo la scuola a distanza e senza uno sguardo, senza poter capire se uno ha capito. Dopo il lavoro da casa con un occhio ai figli fra i piedi e l’altro strabico al computer. Dopo le serate a caccia di qualcosa di diverso da una tv martellante di tamponi e di asintomatici invece che di pause. Dopo i parenti lontani e gli affetti stabili pure. Dopo la conta pietosa di chi se ne è andato senza un saluto. Dopo le fasi uno e due e le sfasature pure. Dopo l’incubo per una ripresa che forse molti non vedranno. Dopo il bollettino lungo di un ritorno dell’incubo in autunno.
Ci vuole un’estate del nostro contento e non del nostro scontento. Sia pure con ombrelloni lontani come estranei e recintati come reclusi. E cosa di meglio se non un Sud? Un Sud tanto pieno di meridione, altro che demeridionalizzato, altro che svuotato della sua anima.