L'analisi
E a Pasqua si scopre il delitto contro il Sud
«Che fai per Pasqua, scendi?». Scenderanno invece tanti turisti come non mai, perché pur vilipesa la Puglia bella almeno se la godono gli altri
«Che fai per Pasqua, scendi?». È la domanda più frequente in questi giorni di passione. La fanno i genitori ai figli andati a studiare fuori. C’è un ponte lungo, possibile che scendano. Ma visto che il ponte è lungo, è possibile che restino su per una vacanza da quelle parti. Magari a salire sono proprio i genitori, quelli con cui parlano ormai solo via skype, famiglie ormai legate solo da un computer. Così restano ancòra più muti i paesini di Puglia che si rianimavano per le feste. O rivedevano i propri ragazzi per funerali e matrimoni, stesso nome della bislacca orchestra del musicista bosniaco Goran Bregovic’. Destino di un Sud che si spopola.
Intanto le scuole pugliesi sono colpite da una nuova malattia: la
Sono uno su tre i giovani pugliesi che ogni anno vanno a studiare nelle università del Centro Nord. Se non ci vanno per la laurea, ci vanno per la specializzazione dopo la triennale. In tutto oltre 40 mila fuori, per tutto il Sud solo l’anno scorso 157 mila. La Basilicata (43,7 per cento) prima della Puglia. Le tasse le pagano fuori, arricchendo le università di quelle regioni e impoverendo le proprie. Andando fuori, pagano lì i fitti e spendono lì per i propri consumi, con soldi che gli danno i loro genitori e che sono sottratti al Sud. Ma sottraggono al Sud soprattutto se stessi, che stranamente in una situazione migliore sono quasi sempre i migliori di tutti. Tanto che, quando li mettono alla prova e vedono quanto sono bravi, gli dicono
Così, tra figli che non si fanno, figli che se ne vanno, e figli forse in attesa di andarsene, la Puglia rischia lo spopolamento. Un milione in meno di abitanti si calcola per il 2066, il 26 per cento di perdita. Peggio al Sud solo la Basilicata (meno 29,6 per cento). Ma il 2066 è troppo lontano per starcene a preoccupare. Meno che mai i giovani che vivono al presente. Per ora, tutto questo significa sempre più anziani e sempre meno ragazzi, sempre più estinzione e sempre meno futuro. Sempre più funerali e sempre meno culle o feste di nozze, inutile nasconderlo. Sono soprattutto nel Foggiano e nel Leccese i paesi dove i cosiddetti grandi inviati che vengono da su rilanciano l’immagine stereotipata di vecchi al sole su una panchina più che di giochi di bimbi in piazza.
E intanto, cosa si fa? Si priva la Puglia e la Basilicata di fondi decenti per il dissesto idrogeologico, come se non ci fossero strade franate ad accentuare l’isolamento sulla collina. Niente più bonus per il nido e la baby sitter, tanto per incoraggiare a fare figli. Però terra gratis al Sud per chi ne fa tre, di figli, una provocazione se non fosse una scemenza.