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Benedetta Pilato, è caccia all’oro: oggi Benny tenta il grande colpo

stefano palazzo

«Non so cosa accadrà». La ventenne tarantina ha confermato, nella semifinale di ieri pomeriggio, la sua capacità andando a prendere di diritto una finale di altissimo spessore tecnico

Il trono dei 50 rana cerca la sua regina e tra le pretendenti Benedetta Pilato c’è. La ventenne tarantina ha confermato, nella semifinale di ieri pomeriggio, la sua capacità di andare oltre le problematiche fisiche che l’hanno accompagnata nel corso della stagione, andando a prendere di diritto una finale di altissimo spessore tecnico.

Già nelle batterie di qualifica la Pilato ha fatto chiaramente capire che questa è la sua gara. Dal suo primo mondiale vinto a 14 anni a Gwangju nel 2019 ad oggi, non ha mai mancato l’appuntamento con la finale, vincendo l’argento all’esordio e ripetendosi a Budapest nel 2022 e poi i due bronzi consecutivi a Fukuoka 2023 e Doha 2024. In semifinale entra con l’ottavo tempo, 30”46: «È dura aspettare una settimana per entrare in gara. È molto dura vedere i tuoi compagni dalla tribuna, ma quest’anno è andata così. Il tempo non mi soddisfa; la condizione è quella che è e non potevo aspettarmi di più. Era importante passare il turno».

Testa e cuore sono il perfetto connubio per affrontare la semifinale di ieri pomeriggio, due elementi che non mancano all’atleta tesserata per il Circolo Canottieri Aniene, ma che vive e si allena a Torino seguita da Antonio Satta. La perfetta alchimia porta a vincere la sua semifinale in 30“20, tempi che le aprono le porte alla finale di oggi - in programma dopo le ore 13.00 su Rai Sport, Rai 2 e Sky Sport - con il terzo crono assoluto, preceduto solo dalla campionessa mondiale uscente, la lituana Ruta Meilutyte, unica a scendere nuovamente sotto i 30 secondi - 29.54 il suo tempo- e dalla cinese Quinting Tang in 30.04.

«Mi fa piacere essere in finale. Ho vissuto male quest’avvicinamento alle gare - le prime parole di Benny in zona mista - Ci ho messo cuore e testa, perché non ho molto altro da dare. Non so cosa aspettarmi domani (oggi, ndc)».

Quali le sensazioni che ha vissuto nella camera di chiamata non lo ha specificato, ma sicuramente l’agitazione pre gara è sintomo di aver preso coscienza e consapevolezza dell’importanza di una gara che è il clou della stagione, ed esprimere le sue emozioni davanti alle telecamere rende il personaggio Pilato meno sfrontato di come spesso vuole apparire e di come viene dipinta da chi non ne conosce la storia.

Salire sul podio sarà il suo obiettivo ma anche essere arrivata tra le migliori otto al mondo è già una piccola vittoria. Partirà dalla corsia 3, con in 2 la estone Jefimova e in 4 la Meilutyte. La griglia delle partecipanti vedrà ai blocchi di partenza anche l’americana King, la cinese Tang, l’israeliana Gorbenko e la finlandese Kivirinta. Benedetta non sarà l’unica italiana ad affrontare la finale: ci sarà anche la veneta Anita Bottazzo, altro talento emergente del movimento italiano che dopo la finale dei 100 conquista anche l’ultimo passaggio dei 50, a conferma che rispetto ad altre specialità la rana nazionale ha espresso nell’ultimo decennio le atlete tra le migliori al mondo.

Se non ci saranno sorprese dalle corsie laterali, come nella finale dei 100 rana con la vittoria dalla corsia 1 della tedesca, ai più sconosciuta, Elendt, il podio uscirà dalle corsie centrali: chi staccherà più velocemente dai blocchi di partenza ed uscirà rapidamente dalla fase subacquea, avrà la strada aperta per martellare l’acqua della piscina del World Acquatic Center di Singapore, toccare la piastra sotto i 30 secondi garantisce una delle tre medaglie in palio. Sarà la differenza di pochi decimi se non di centesimi a decidere chi siederà sul trono mondiale dei 50 rana con la speranza di vedere la pugliese Benedetta sorridere e piangere di gioia.

Con le gare di oggi si concludono i Mondiali 2025 che hanno portato l’Italia delle gare in piscina ed in mare ad un bottino di due ori, undici argenti e 5 bronzi, al netto delle finali odierne che vedranno impegnate, oltre alle due raniste, le staffette maschile e femminile della 4x100 mista, con buone speranze di incrementare il medagliere azzurro

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