BUDAPEST - La seconda giornata dei Mondiali di nuoto a Budapest di gare si apre al mattino con la clamorosa esclusione di Benedetta Pilato dalle semifinali della sera, la ventunenne tarantina tesserata per il Circolo Canottieri Aniene di Roma ed allenata a Torino da Antonio Satta, non riesce a passare dalle forche caudine delle batterie nei 100 rana ed è eliminata avendo nuotato il ventesimo tempo. Partiva con la consapevolezza di aver nuotato in corta il secondo miglior tempo al mondo in questo inizio di stagione, alle spalle del fenomeno del momento, la cinese Tang Qianting, in semifinale passavano i primi sedici tempi ma la ranista azzurra chiudeva ventesima assoluta con il crono di 1.05.30 a trentatré centesimi dall’ultimo posto disponibile dell’ungherese Henrietta Fangli.
Una gara che Benny ha forse mal interpretato, andata sotto ritmo già nei primi 50 metri non riuscendo ad imporre la sua nuotata impetuosa che la spinge sempre a primeggiare rispetto alle sue avversarie. Nei secondi 50 cala di ritmo, sembra poco fluida nei movimenti e chiude la batteria sesta: «Non mi sentivo neanche male in acqua, non so cosa ho sbagliato; un mese fa agli assoluti sono andata forte», queste le prime parole di una delusa Pilato, con un personale di 1’03“55, nuotato è vero a novembre del 2020 sempre qui a Budapest, ma considerando che in quest’inizio di stagione in vasca corta ha avuto diversi riscontri cronometrici sotto l’1 e 04 - basti pensare che a Riccione meno di un mese fa ha vinto il titolo italiano in 1.03.77 - ci si aspettava di più. «È entrata in gara con leggerezza, ha nuotato i primi 50 in pieno controllo per poi andare troppo sotto ritmo - queste le parole a caldo di Luca Sacchi sulla gara della Pilato, ex nuotatore medaglia olimpica a Barcellona nel 1992 ed oggi commentatore tecnico della Rai al fianco di Tommaso Mecarozzi - e alla fine come le succede molte volte, non riesce a reagire in maniera adeguata alla situazione critica, per un atleta del suo livello che fa della velocità pura il suo marchio, nuotare in conservazione diventa un rischio».
Sicuramente l’entourage tecnico della Nazionale dovrà analizzare l’accaduto per stimolarla a dare il massimo nei suoi amati 50 rana che nuoterà sabato. Per la Pilato le aspettative sono sempre alte, è una delle punte di diamante della rana mondiale e probabilmente ci saranno stati fattori esterni a minarne la prestazione che andranno analizzati in primis dall’atleta stessa e non vederla entrare in una finale che vede, dopo alcuni anni, le migliori al mondo combattere per una medaglia d’oro è un vero peccato visto che lei lo merita sicuramente.
Chiara Tarantino, tesserata per In Sport e Gruppo Sportivo Fiamme Gialle della Guardia di Finanza, è scesa nuovamente in acqua nelle batterie del mattino della staffetta 4 x 50 mista mixed, composta da due uomini e due donne, nuotando l’ultima frazione a stile libero, con Lorenzo Mora a dorso, Ludovico Blu Art Viberti a rana e Silvia di Pietro a farfalla, chiude con un ottimo 24.23 che permette alla staffetta azzurra di entrare in finale con il settimo tempo, gara che la Tarantino non ha disputato, lasciando il posto alla collega Sara Curtis, così come Viberti che viene sostituito da Simone Cerasuolo, ma i cambi non ottengono il risultato sperato e l’Italia chiude al quinto posto.
Questa mattina torna in gara Luca De Tullio nelle batterie dei 400 stile libero, il barese tesserato per il Circolo Canottieri Aniene e per il Gruppo Sportivo Fiamme Oro della Polizia di Stato, è iscritto nell’ultima batteria di qualifica in corsia 0 e dovrà nuotare vicino al suo personale di 3.41.49 per poter accedere alla finale del tardo pomeriggio, comunque vada sarà un’ulteriore passaggio di crescita in vista degli 800 stile libero che disputerà sabato prossimo in batteria con i migliori, un maggiore stimolo per fare meglio del sesto posto nei 1500.