Marcia
Antonella Palmisano, avanti tutta verso i Giochi: «Rinascita e sentimento»
«Un sogno che si materializza, con mio marito sotto la Torre Eiffel»
Alle 9.20 del 1 agosto, sotto l’Arc de Triomphe di Parigi, Antonella Palmisano sarà al via della 20km di marcia da campionessa olimpica in carica e campionessa europea di Roma 2024 oltrechè bronzo agli ultimi mondiali di Budapest 2023 (fu 3ª anche ai mondiali di Londra 2017). Dopo Tokyo nostra signora della marcia ha avuto il coraggio di cambiare affidandosi alle cure tecniche del marito Lorenzo Dessi, come lei in forze al Gruppo Sportivo delle Fiamme Gialle.
Come sta Antonella Palmisano?
«In quest’ultimo periodo gli allenamenti sono andati benissimo, abbiamo messo in cascina tanti chilometri e tanta qualità e soprattutto a Roccaraso nel raduno che è durato 32 giorni dal 13 giugno al 15 luglio abbiamo fatto veramente tanti allenamenti buoni grazie anche alla presenza dello sparring Andrea Agrusti che mi ha tirato ogni giorno in ogni singola seduta. La sua compagnia mi ha aiutato e rispetto a Roma sento di essere cresciuta tantissimo ed è quello in cui speravamo e a cui volevamo arrivare, una gara controllata a Roma senza grossi problemi di recupero per poter riprendere subito gli allenamenti e la programmazione fino alle Olimpiadi. Mi sento carica e mi sento bene».
Sarà ancora lei la donna da battere e dovrà difendere l’oro di Tokyo?
«Se sarò ancora io la donna da battere lo vedremo ovviamente quel giorno, io sono consapevole di arrivare come campionessa olimpica e come tale vorrò fare il possibile per difendere questo titolo. È chiaro che quel giorno vincerà la migliore come sempre è stato e nella mia testa sono consapevole di quello che si prova e che ho provato nel vincere quella gara e quindi farò il possibile per riprovare quelle emozioni, darò il massimo di me stessa accettando il risultato finale senza rimpianti».
Si corre al mattino presto come consuetudine, le condizioni meteo saranno influenti?
«Non tanto presto come consuetudine perché a Budapest siamo partite alle 7 e a Tokyo erano le 16. Di solito siamo abituati a gareggiare al mattino presto invece la mia gara è alle 9.20, da una parte sono contenta perché andremo verso un finale di gara più caldo e io ricordo sempre che a me piace gareggiare al caldo e quindi mi aspetto che il tempo possa essere dalla nostra parte anche se ho visto le condizioni meteo e a Parigi si prospetta una massima di 26 gradi, quindi non sarà il caldo che sto trovando a Roma con l’80% di umidità alle 7 del mattino».
Quali saranno le avversarie da battere?
«Sicuramente le tre cinesi, la spagnola Maria Perez, la peruviana Kimberly Garcia e l’australiana».
Gareggerà sia sui 20km sia nella staffetta di maratona? Su quale delle due prove si sente più preparata?
«Non so ancora se gareggerò sulla staffetta, credo di sì ma lo decideranno il 1 agosto. È una nuova gara con un nuovo format, ma fino ad oggi non l’abbiamo più pensata negli allenamenti fatti perché la gara che conta per me è quella individuale ed è ovvio che se si arriva in buone condizioni potremmo pensare di fare altri due diecimila spezzati, la prenderemo come una esperienza. Ad Antalya, come sapete, io e Massimo non l’abbiamo finita ma per quello che mi riguarda sono tre anni che mi sto preparando per la 20 anche perché abbiamo provato una sola volta la staffetta a Modugno».
È alla terza partecipazione ai Giochi Olimpici, cosa significheranno per lei queste Olimpiadi?
«Questa Olimpiade la prendo così, la prima è stata inaspettata, il sogno di una bambina che si avvera, tanta emozione e voglia di scoprirla. La seconda è stata una olimpiade fatta di testa e di tanta voglia di vincerla dopo l’infortunio, questa la considero come l’olimpiade della rinascita e del sentimento perché l’affronterò con mio marito e come tale è un sogno comune ai piedi della Torre Eiffel, una esperienza di emozioni e di cuore al termine di un anno particolare, ho ritrovato la serenità soffrendo in allenamento e ci siamo goduti ogni istante di quest’anno, uno dei più belli dopo Tokyo e spero che insieme al nostro team raccoglieremo i frutti tra pochi giorni».
Partirà qualcuno da Mottola?
«Sicuramente mia madre e mio fratello con i rispettivi compagni e compagne, il mio primo allenatore Tommaso Gentile e tanti amici verranno da Roma e sarò contenta di vederli quel giorno 20 volte sul circuito, mi daranno tanta energia».