nuoto

Pilato, Tarantino, De Tullio: vento pugliese agli Italiani

Ciro Sanarica

Nell’ultima giornata di gare ben cinque le medaglie all’attivo, addirittura tre d’oro. Toma e Stefanì a casa con l’argento

RICCIONE - Giornata conclusiva, ieri, dei campionati italiani assoluti in vasca lunga di nuoto. A Riccione il nuoto «Made in Puglia» festeggia altre cinque medaglie, di cui ben tre del metallo più prezioso. Dominio di Benedetta Pilato nelle distanze brevi in stile rana. La strepitosa prestazione offerta mercoledì, che le ha garantito il diritto a lottare per il titolo iridato tra meno di tre mesi, e di prendere parte alla seconda Olimpiade della sua vita, non l’aveva saziata. Era pronosticabile l’affermazione anche nel 50 rana e non ha avuto problemi a conquistare il secondo oro in due giorni. Ma chiaramente è scesa in acqua con la decisione di andare ad insidiare il record italiano che le appartiene e che per un paio di anni è valso quale record del mondo (29”30), dalla semifinale iridata di Budapest del 2021 alla finale di Fukuoka 2023. La tarantina ha nuotato in 29”58 la batteria mattutina ed in 29”65 la finale. Prestazioni di alto livello e che servono «solo» a ribadire il predominio italiano. Il pass per Doha in questa disciplina era già in tasca, mentre a Parigi, ancor una volta, nel programma natatorio olimpico, non sarà previsto il 50 rana.

Bella doppietta per Chiara Tarantino (e non è la prima volta che accade nella massima rassegna nazionale). L’originaria di Corato e leccese d’adozione, con il tempo di 54”59 si impone nella specialità «regina» ovvero il 100 stile e si conferma nuotatrice più veloce d’Italia. La Tarantino, allenata d Mauro Borgia presso la Outline di Lecce, aveva conquistato il gradino più alto del podio anche nella vasca secca. Tuttavia per lei non arrivano i tempi sperati, quelli che avrebbero permesso una qualificazione per i Mondiali di Doha, ancor prima che per le Olimpiadi di Parigi. A fine gara non ha nascosto il rammarico. «Sono contenta per la vittoria, ma anche rammaricata perché speravo di ottenere un crono migliore. Ho provato a forzare ma non è stato sufficiente. Siamo ancora a novembre, la stagione è lunga, c’è molto da lavorare». Chiara Tarantino può ambire comunque ad un viaggio in Qatar nel prossimo febbraio. Il Ct Cesare Butini potrebbe aggiungere atleti a quelli qualificati di diritto, soprattutto in chiave staffette.

Nella gara conclusiva della kermesse, gli 800 stile, dominio di Luca De Tullio. Il barese, già argento sui 1500, chiude in 7’48”33, non andando lontano dal minimo per il campionato iridato. Non poteva tornare a casa senza medaglie Simone Stefanì. L’atleta di Castrignano de’ Greci tesserato per Fiamme Gialle e Time Limit Caserta, grazie al tempo di 25”18, si classifica al secondo posto nel 50 dorso dominato da un Michele Lamberti in forma super. Stesso metallo al collo per Federica Toma, ma per l’allieva di Mauro Borgia si tratta della seconda in questa manifestazione. Dopo quella ottenuta nel 50 dorso, la gallipolina replica anche sulla distanza doppia. 1’00”93 il suo tempo, che la pone alle spalle di Francesca Pasquino.

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