Sia Marco De Tullio, nella gara individuale dei 400 stile, che Chiara Tarantino, prima frazionista della 4x100 stile, non sono riusciti a centrare l’obbiettivo minimo dell’ingresso in finale, durante la prima giornata dei campionati mondiali di nuoto in vasca olimpica. Finali che sembravano essere alla portata, al contrario delle medaglie, ma che restano nelle intenzioni.
Il ventiduenne barese nuota la propria batteria in 3’47”23, dodicesimo tempo. Per centrare la finale, vinta poi dal favoritissimo australiano Short in 3’40”68, il pugliese, avrebbe dovuto esprimersi meglio di Antonio Djakovic che è risultato ottavo in batteria con il crono di 3’45”43. Centrare il podio sarebbe stato possibile solo scendendo sotto il 3’42”20 del tedesco Martens. Chiaramente non alla portata. Lecito rammarico per non figurare tra i migliori otto al mondo. Il nuotatore del C.C. Aniene detiene un record personale di 3’44”14, rasentato agli ultimi Assoluti si aprile (3’44”69). Per lui si tratta del peggior 400 iridato della giovane carriera essendosi piazzato al quinto posto sia nel Mondiale d’esordio (quello di Gwangju) che in quello dello scorso anno di Budapest.
La diciannovenne leccese d’adozione, ha condiviso l’amarezza per la mancata finale con Sofia Morini, Costanza Cocconcelli ed Emma Menicucci. Ha nuotato la propria frazione in 54”95 e per i soli 22 centesimi di ritardo dal Giappone (ottavo in 3’37”71) ha dovuto digerire la beffa del nono posto azzurro. «C’è del rammarico e speravo di fare un tempo migliore». Queste a fine gara le parole dell’atleta tesserata per In Sport Rane Rosse e Fiamme Gialle, al suo secondo Mondiale consecutivo. L’oro è stato poi vinto dall’Australia, col nuovo primato planetario.
I due hanno potuto tuttavia festeggiare la prima medaglia azzurra a Fukuoka. Tanti applausi infatti per la staffetta 4x100 stile maschile composta da Alessandro Miressi, Manuel Frigo, Lorenzo Zazzeri e Thomas Ceccon. Una prova maiuscola (3’10”49 a soli 38 centesimi dal record italiano) che garantisce il titolo di vicecampioni del mondo e migliora il bronzo ottenuto lo scorso anno ai Mondiali di Budapest. È la prima volta nella storia che la 4x100 stile italiana si conferma sul podio in due edizioni di fila. Campione europea in carica, la squadra italiana mette paura agli australiani, che solo grazie all’ultima, strepitosa, frazione di Kyle Chalmers riescono a spuntarla. Il quartetto made in Italy si mette alle spalle (e non è un dettaglio impercettibile) gli Stati Uniti, campioni mondiali uscenti. Non solo. Guadagnata anche la qualificazione per i prossimi Giochi Olimpici, che si svolgeranno tra un anno a Parigi.
Non è stata la sola finale azzurra della prima giornata della kermesse giapponese. Quella di Alberto Razzetti non ha avuto esito altrettanto felice. Nei 400 misti, il ventitreenne ligure è settimo e lontanissimo dall’impressionante Leon Marchand. Ed ha proposito di record, non passa inosservato quello dell’australiana Ariarne Titmus che diventa la prima donna della storia a nuotare in meno di 236 secondi, 400 metri stile: 3’55”38 lo stratosferico tempo cronometratole.
Speranze di medaglia per l’Italia ci saranno oggi (diretta Rai e Sky dalle 13 italiane per le sessioni pomeridiane) con Thomas Ceccon che ha avuto accesso alla finale dei 50 farfalla. Si presenta con il terzo tempo d’ingresso e con buone chances, come buone saranno quelle di Nicolò Martinenghi. Il varesino ha centrato l’ingresso nella finale dei 100 rana, dove dovrà fare i conti soprattutto con un «volante» cinese Haiyang Qin. Da difendere il titolo iridato del 19 giugno 2022 ottenuto in Ungheria, che fece il paio, con quello guadagnato, nella stessa specialità, al femminile, dalla tarantina Benedetta Pilato. Un titolo che l’atleta ionica, fresca della decisione di lasciare Taranto ed il C.C. Aniene, per trasferirsi al Centro Nuoto Torino, non potrà difendere a Fukuoka, dove prenderà parte solo ai 50 rana come gara individuale. Nella prossima notte invece toccherà a Luca De Tullio fare l’esordio assoluto in un campionato del mondo, con le batterie degli 800 stile.