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Castello di Ginosa tesi laureati baresi premiate in Spagna

La tesi di sei neo-laureati in architettura del Politecnico di Bari per il recupero e la valorizzazione del castello normanno di Ginosa (Taranto), edificato attorno al 1100 su un pianoro delimitato da una profonda gravina, è stata premiata in Spagna dall’università di Valladolid e dal ministero della Cultura e del Turismo di Castiglia. Il progetto è lo studio più approfondito finora realizzato sul monumento ginosino, chiuso dalla fine del 2013 per i danni provocati da un’alluvione.

Il progetto, informa una nota del Politecnico, si suddivide essenzialmente in due parti conseguenziali: la prima mira ad assicurare la stabilità del castello con interventi di riabilitazione strutturale e sicurezza; la seconda contempla la nuova destinazione funzionale, compatibile, rispettosa e utile alla collettività locale. Il lavoro è stato realizzato da sei laureati: Antonio Albanese (Locorotondo), Federica Allegretti (Monopoli), Carla Castellana (Putignano), Angela Colamonico (Santeramo in Colle), Federica Fiorio (Bitonto) e Martino Marasciulo (Fasano), con il supporto di diversi docenti del Politecnico di Bari. Relatrice è la professoressa Rossella de Cadilhac.

«E' un lavoro - commenta nella nota il sindaco di Ginosa, Vito Parisi - di indubbia qualità scientifica. Manca solo il dato contabile. Credo comunque che possa concretamente offrire una importante opportunità di conoscenza per i necessari interventi sul più importante monumento della città, in collaborazione con la Soprintendenza di competenza e il Politecnico».

«I riconoscimenti e le attestazioni dirette e indirette ricevute dai nostri neo-laureati - aggiunge il rettore del Politecnico di Bari, Eugenio Di Sciascio - testimoniano, anche su scala internazionale, la qualità degli studi che il nostro Politecnico garantisce valorizzando le indubbie qualità dei giovani allievi».

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