Moda

Ad Altamura il grembiule della nonna diventa arma di seduzione

Onofrio Bruno

L'idea originale della pugliese Annalisa Colonna che rivisita l’abito casalingo in chiave pop

ALTAMURA - ALa foto di una signora anziana di Bari, sorridente nel suo grembiule. Il desueto «senàle», «senéle» per dirla in termine dialettale. Questa immagine più il ricordo dei tessuti a fiorellini della nonna hanno dato l’ispirazione. E così la «divisa» da cucina o da lavoro è diventata un capo di moda nella rivisitazione giovanile della femminilità proposta dalla stilista altamurana Annalisa Colonna.

Ne è nata la collezione «Senéle per casalinghe poco disperate» che sarà esposta in anteprima assoluta durante l’evento di Pasquetta «Up To the Jefu» a Grottaglie (Taranto) e, dal 25 aprile in poi, insieme ad altre creazioni sartoriali, nello spazio espositivo «Il Palmento», nel centro storico di Altamura, tra vico Soccorso e via Santa Croce.
L’appuntamento di Altamura si aggancia a varie collaborazioni con donne, soprattutto, e anche uomini che operano non solo nella moda, più in generale «per» e «nella» propria terra (Angela Cicirelli, Ciriaca Coretti e Raffaele Germinario, attivi nel campo degli studi e della conoscenza; le giovani sarte, ricamatrici e stiliste Rosa Marvulli e Marta Ferrulli; Deborah Baldasarre, ideatrice di varie iniziative rigorosamente «made in Puglia»).

Annalisa Colonna, dopo la maturità artistica, si è laureata nel 2002 in Progettazione della moda e costume alla facoltà di Architettura dell’Università di Firenze, con parallelo corso triennale, sempre a Firenze, all’istituto «Polimoda», riconosciuto tra le migliori fashion school al mondo per la preparazione altamente qualificata e internazionale.
Ha iniziato con gli abiti da sposa e poi ha guardato oltre. E ha orientato le sue collezioni al concetto di «donne straordinarie», un modello femminile fatto di pura energia vibrante che disorienta il pensiero comune del «si è sempre fatto così» o del «non si può fare». Una rottura di schemi per reinventarsi. E vivere di luce propria, anziché di quella riflessa.
Da questo modo di pensare nasce anche la trasformazione del grembiule. Perché straordinarie erano le nonne e le bisnonne che, avvolte nel loro «senéle», lavoravano e si occupavano a tempo pieno della casa e della famiglia numerosa.
«Un giorno - racconta Colonna - sono stata colpita dall’immagine di una nonnina di Bari vecchia, pubblicata da un influencer statunitense. Mi sono tornati alla mente i grembiuli di mia nonna e ho fatto due più due. Ho voluto rivisitare l’accessorio in chiave diversa, con pizzi macramé e scollature. Perché quella divisa faceva tacere la femminilità, invece ho voluto dare un’interpretazione diversa».
Quel grembiule o quella vestaglia a fiorellini, che era quindi la divisa di nonne e bisnonne, simbolo di una Puglia tanto silente quanto laboriosa, si trasforma così in un capo di moda «pop».

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