Tour del Gusto
Dieci anni di vini fatti con amore
L’enologo Giovanni Aiello festeggia l’anniversario scommettendo sulla qualità
«Dieci anni di storia significano dieci anni di emozioni, in un crescendo di energie, in un’avventura partita da un garage, dove tutto è nato».
Celebra quest’anno il suo primo decennale, con grande felicità e un pizzico d’emozione, Giovanni Aiello, l’enologo per amore che ha conquistato l’Italia e l’Europa, partendo proprio dalla sua Puglia.
«Il nostro è stato un galoppo che mi ha regalato felicità e amore, all’inizio inimmaginabili, quelli che ci abbiamo messo dal primo giorno», ha raccontato.
Nato e cresciuto in Puglia, Aiello ha vissuto fin da bambino le vigne della sua terra, passeggiando tra i sentieri della campagna carsica della Valle d’Itria, che si caratterizzano per le grotte e il mare. Dopo aver studiato enologia in una culla della viticultura dal fascino antico, in Veneto e Friuli, ha anche lavorato nelle valli assolate della California e nelle colline lontane dell’Australia, portando sempre con sé le radici pugliesi e la sua identità. Ed è stata proprio la forza della terra d’origine a guidarlo nella coraggiosa scelta di entrare nel mondo della produzione di vino, sfruttando la natura carsica dei terreni tra Castellana Grotte e Alberobello, dove raccoglie le sue uve. Una caratteristica paesaggistica, questa, talmente rara e armoniosa, che ha permesso la diffusione di colture e vigne particolarmente pregiate. “Chakra”, la linea che l’ha portato alla ribalta dello scenario enologico italiano e internazionale, è un percorso energico, un viaggio da intraprendere lentamente, alla scoperta dei profumi intensi della Puglia.
«Alcuni traguardi sono stati raggiunti, certo, ma è importante spostare sempre la bandierina più avanti, così da avere la stessa voglia di fare bene, divertendosi. Chakra sta facendo il giro d’Italia, è approdato in luoghi straordinari e ne siamo tanto orgogliosi. Portare la Puglia nell’alta ristorazione è per me motivo di grande soddisfazione. Solo nell’ultimo mese, infatti, siamo arrivati a Villa Crespi e da Heinz Beck e, insieme a loro, in tantissime realtà eccellenti», ha spiegato l’enologo-produttore.
Esportare Puglia per raccontare un territorio, dunque, «portando un’idea di terroir, perché gli individualismi non hanno mai fatto bene», ha precisato Aiello.
Di rientro da Copenaghen, dove è stato protagonista insieme ai suoi vini del “Panzerotto Day”, il produttore ha spiegato di essersi sentito a casa, “con il mio grande amico Mattia Spedicato e vivendo l’energia di quattro giovani pugliesi promotori dell’iniziativa: «Abbiamo portato la Puglia nel cuore di Copenaghen, attraverso il panzerotto e i Chakra. Neppure la pioggia quel giorno ha fermato la curiosità e l’interesse dei visitatori, che sono accorsi. Duemila panzerotti, la tarantella e il nostro vino; mi sono portato a casa una bellissima esperienza».