«Sono un giocatore, sogno sempre di vincere. Passo la vita a fantasticare su cosa farei se sbancassi il jackpot». Da questa confessione del creatore Rodrigo Santos nasce Come vincere alla lotteria, nuova miniserie Netflix in uscita oggi. Un sentimento universale - la voglia di riscatto attraverso la fortuna - che diventa un racconto ironico e amaro sull’eterna illusione del «colpo della vita».
Il protagonista è José Luis Conejera, interpretato da Alberto Guerra (Narcos: Mexico): un funzionario ordinario, ex aspirante pilota, che decide di fabbricarsi la buona sorte rapinando la lotteria nazionale messicana. A spingerlo è la frustrazione di una vita mancata e il desiderio di dare una svolta alla fidanzata Laura e alla figlia adolescente di lei, Karen, che sogna di seguire le sue orme.
Per il suo piano, Conejera recluta quattro complici: Mario (Jero Medina), esperto tecnico; Gilberto (Aldo Escalante), l’azzardista del gruppo; Lina (Majo Vargas), mente logica e cuore del team; e Charly (Luis Alberti), il più scettico ma indispensabile.
Diretta da Rodrigo Santos (Las Muertas) e Federico Veiroj (Belmonte), la serie - titolo originale Me late que sí, internazionale How to Win the Lottery - è una produzione messicana in sei episodi che mescola commedia e dramma in una lunga narrazione ispirata a un fatto reale: la frode del 2012 che coinvolse alcuni dipendenti della lotteria nazionale.
Più che una storia di vincita, Come vincere alla lotteria racconta la sconfitta come condizione umana. Una persona «stanca di perdere sempre» che tenta la scorciatoia della fortuna. Ma la vera posta in gioco non è il denaro, ma è la possibilità, per un istante, di sentirsi finalmente vincente.
















