Un’atmosfera malinconica, il ricordo di un amore o forse solo di una sera di pioggia, e quella sensazione di smarrimento che accompagna certe notti d’estate. Sono queste le suggestioni che emergono da “Lezioni di Mariù”, il nuovo singolo di Gallicchio, disponibile da martedì 23 luglio su tutte le piattaforme digitali e in radio.
Il brano, scritto e composto dallo stesso cantautore pugliese, si muove tra strofe in La maggiore e ritornelli in Mi maggiore, con frasi musicali e testuali che creano un affascinante gioco di rottura e intensità emotiva. L’arrangiamento è essenziale ma ricercato: chitarre acustiche, piano melodico, schiocchi di dita, battiti di mani, una batteria discreta e un walking bass che guida con eleganza l’intero brano. Il tutto è impreziosito da uno slide sul ritornello, che accentua la sensazione di movimento e instabilità.
«È un flusso di coscienza o una semplice carrellata di immagini», racconta Gallicchio. «Di quelle che ti invadono la mente a mezzanotte, mentre sei sotto la pioggia e hai dimenticato l’ombrello. E così navighi a vista, tra ricordi e sensazioni, fino alle lezioni di filosofia del liceo, quando c’era ancora tutto il tempo, anche per sbagliare».
La produzione è affidata ad Antonio Rafaschieri, il mastering a Alex Grasso, l’artwork a Giorgia Sardone, mentre le foto ufficiali sono di Barbara Rigon.
Cantautore eclettico e autoironico, Gallicchio nasce a Ceglie Messapica, nel cuore della Puglia, dove “chitarre acustiche e nostalgia si legano molto facilmente”, come ama dire lui. Dopo un primo approccio con la musica in età precoce, si dedica alla scrittura di canzoni fin dall’adolescenza, coltivando nel tempo uno stile personale che unisce cantautorato classico, malinconia e leggerezza. Parallelamente, studia, fa ricerca universitaria e balla Lindy Hop. “Ma non ho ancora trovato nulla”, precisa con il suo tipico umorismo.
Con “Lezioni di Mariù” Gallicchio prosegue il suo percorso musicale fatto di essenzialità, introspezione e poesia quotidiana, offrendo un nuovo tassello del suo immaginario sonoro, in equilibrio tra il presente e le emozioni senza tempo.
