La kermesse
Sanremo, la pugliese Alessandra Flora autrice per Malika Ayane
'Ti piaci così' è il pezzo che la raffinata cantante porterà sul palco dell'Ariston, e porta anche la firma della pugliese
Alessandra Flora è l’unica autrice donna ad avere all’attivo cinque partecipazioni al Festival di Sanremo: quattro come autrice di canzoni per i big, una per le Nuove proposte. Escludendo le cantautrici e le interpreti, infatti, il mondo autoriale femminile è sempre stato un po’ sacrificato al festival della canzone italiana e, quindi, la 45enne compositrice barese rappresenta un’eccezione con il suo record di partecipazione. Per l’edizione 2021, diretto da Amadeus e in programma dal 2 al 6 marzo, Flora sarà virtualmente sul palco dell’Ariston come autrice delle musiche del brano Ti piaci così interpretata dalla straordinaria voce di Malika Ayane. Una canzone che, oltre ad essere stata scritta dalla stessa Ayane e Flora, vede tra gli autori anche Gino Pacifico e Rocco Rampino Congo Rock.
«È il secondo Sanremo a cui partecipo con Malika – ricorda Flora -, per me è un onore partecipare al festival della canzone italiana con un’artista che stimo sia come cantante, che come cantautrice. Purtroppo, mancano ancora due mesi al festival, quindi per i dettagli della canzone spero di parlarne più il là».
Autrice prevalentemente di musica per l’etichetta Sugar di Caterina Caselli (contratto appena rinnovato), Flora il prossimo marzo quindi avrà all’attivo ben cinque partecipazioni come autrice donna, un sodalizio con il festival sanremese iniziato nel 2014 con il brano Così lontano interpretata da Giuliano Palma.
A questo successo e seguito, l’anno successivo, la canzone Adesso e qui (nostalgico presente) cantata da Malika Ayane, premiato con il terzo posto e il Premio della Critica del Festival della canzone italiana «Mia Martini». Risalgono a due anni fa, invece, i brani proposti all’edizione 2019: il primo nella categoria big con Mi sento bene cantato da Arisa, l’altro per Sanremo Giovani con Io ti penso interpretato da Nyvinne.
«Il mio stupore è arrivato soprattutto dal fatto che questo “record” mi è stato segnalato da altre persone, quindi mi stupisce che qualcuno possa aver contato le mie partecipazioni – prosegue Alessandra-. È anche vero che se si trattasse di un uomo farebbe certamente meno rumore. Se pensiamo che in 71 edizioni sono state proposte, a 20 brani a edizione, circa 1400 canzoni, e io mi ritrovo con cinque canzoni con questo record, cosa devo dedurre che la maggior parte delle composizioni sono state scritte da uomini solo da uomini?»
È anche vero però, che, al contrario di altre vetrine canore, il festival di Sanremo è l’unica manifestazione che evidenzia proprio all’inizio di ogni esecuzione tutti gli autori che hanno contribuito alla realizzazione del brano.
«In quella settimana, infatti, è visibile anche il lavoro dell’autore e compositore, ma non so dire se poche donne accedono o il festival di Sanremo è solo specchio di quel particolare periodo della musica italiana – precisa l’autrice-. C’è anche un’altra particolarità che va sfatata. Quando nei nomi degli autori compare un nome femminile, molti pensano all’autrice dei testi. Invece, ovviamente, non è così come nel mio caso che compongo prevalentemente le melodie e l’armonia di una canzone. È una forma mentis che va cambiata, una donna può ricoprire entrambi i ruoli, così come accade per gli uomini. Spero solo che questa cultura venga presto superata e che le donne possano, senza cadere nello stereotipo, essere riconosciute in qualsiasi ruolo, anche se questo cambiamento è già in atto».
La brillante carriera di autrice di canzoni per Alessandra, è iniziata nel 1998 seguendo il corso per autori e compositori al CET, la scuola di Giulio Rapetti, in arte Mogol, in Umbria. Dopo alcune canzoni scritte per Gianni Morandi, per lei sono arrivate altre soddisfazioni artistiche con i brani composti per nomi altisonanti della musica pop italiana come Karima, Bungaro, Raf, Noemi, Nina Zilli, Emma Marrone, Elodie e i Siberia. «Per scrivere con o per un artista c’è sempre bisogno di un’affinità – conclude Flora-, quindi comprende che essere umano ho davanti sia con quelli con i quali ho già lavorato, che per i giovani talenti».
(foto Niko Giovanni Coniglio)