MUSICA
Nico Marziliano conclude le «Notti in Jazz»
Domani sera, 25 luglio, alle 21 al Palace l’ultimo appuntamento della rassegna
Toccherà a Nico Marziliano concludere domani sera a Bari, alle 21 al Palace, gli appuntamenti delle «Notti in jazz», la rassegna che la Camerata ha organizzato col sostegno del Mibact, colmando il «vuoto» delle Notti di Stelle. Un appuntamento con il pianoforte solo per dare finalmente rilievo a una registrazione discografica che attendeva ancora di ricevere la giusta attenzione concertistica. Si tratta di Alone in Action, un cd che colma una lacuna solo apparente nella discografia di Marziliano, ovvero un album per pianoforte solo. E la definiamo «apparente» appunto perché se molti più giovani colleghi affrontano questa sfida non senza azzardo già agli inizi della propria carriera, Marziliano ha preferito attendere la piena maturità per riuscire a dare il meglio di sè.
In questo disco edito dalla Farelive, il pianista barese propone dodici titoli nei quali conferma la propria inclinazione di musicista fedele all’idea di un jazz dal cuore antico e con lo sguardo rivolto in avanti, evitando accuratamente l’insidia di una scaletta interamente costituita da brani originali. Le uniche tre composizioni a sua firma sono infatti il bell’omaggio a Michel Petrucciani To Mike P., il gustoso Blowing on a tango line e il blues Nickname. Il resto della scaletta si articola quindi in standard del jazz o comunque in composizioni note, «rivisitate» però in chiave estremamente originale, attraverso un accurato lavoro di ricostruzione armonica che interviene sulle strutture e le trasfigura dall’interno, secondo una procedura nella quale non è solo dato di riconoscere la solida esperienza maturata nel campo della scrittura orchestrale, ma anche e soprattutto uno spessore musicale conquistato militando sul campo in alcuni decenni di prassi esecutiva e didattica.
Ecco allora, per fare un esempio, che il celeberrimo Someday My Prince Will Come viene sottoposto a una modulazione per terze minori ascendenti, mentre Star Eyes viene affrontato con un trattamento tyneriano.
Un lavoro intenso e raffinato la cui filigrana armonica e sonora è forse percepibile soltanto dalle orecchie più allenate, ma al contempo dal risultato di grande efficacia anche per l’ascoltatore normale.
Ancora, si apprezzano nella scaletta la lunga, rapsodica improvvisazione di Like Someone in Love o i monkiani Reflections, dai raffinati chiaroscuri latineggianti e Hackensack, sottoposto a un sinuoso gioco di incastri ritmici e armonici. L’Andante dalla gershwiniana Rhapsody in Blue si trasforma in una sorta di ballata crepuscolare; il davisiano Blue in Green è sottoposto a una sofisticata riarmonizzazione che va di pari passo con un indovinato gioco di combinazioni metriche; infine Jazz autographs di John Williams – tema portante del film The Terminal – viene rielaborato in due diverse tonalità con una eleganza tutta billevansiana.
Per il concerto è necessario prenotare negli uffici della Camerata o via biglietteria on-line stante la limitazione dei posti, giusta ordinanza da Covid-19. Info 080.521.19.08 e www.cameratamusicalebarese.it.