Il caso
Taranto, 300 viaggiatori bloccati in stazione al caldo, il Comune li soccorre
Acqua e interventi a causa di un treno rimasto fermo per ore per un guasto su un binario
TARANTO - Mattinata infernale per numerosissimi turisti rimasti bloccati nella stazione di Taranto a causa di un guasto che, rilevato su un binario, ha interrotto la circolazione sulla tratta da e per Milano. 300 persone abbandonate al proprio destino, senza acqua, senza cibo e alle prese con condizioni climatiche proibitive, che - come si apprende da una nota del Comune - non avrebbero ricevuto «alcun aiuto né da RFI, che si sarebbe limitata a chiedere solo l'intervento della Protezione Civile, né da Trenitalia, che avrebbe potuto almeno consegnare delle bottigliette di acqua. L'unico sostentamento è stato prestato dall'Amministrazione comunale di Taranto che su impulso del sindaco Rinaldo Melucci ha cercato di porre un valido rimedio».
«Sul luogo dell'emergenza si sono recati il vicesindaco Gianni Azzaro, l'assessore Gabriella Ficocelli, i consiglieri comunali Bianca Boshnjaku, Michele De Martino, il presidente di Kyma Ambiente, Giampiero Mancarelli, ed il vicepresidente del Consiglio di amministrazione di Kyma Servizi, Emanuele Di Todaro. Grazie al loro intervento e alle attività della Protezione Civile e dei volontari del “Pronto intervento sociale” gestito dalla cooperativa “Noi e Voi” e della “Cooperativa Isola”, sono state distribuite bottigliette d'acqua gentilmente donate dalla società “Pascar” alleviando parzialmente il disagio dei viaggiatori».
«Il Comune di Taranto sta valutando di inviare nelle prossime ore una dura nota di protesta a Ferrovie dello Stato Italiane stigmatizzando il comportamento adottato a fronte di una simile emergenza ed evidenziando il grave danno all'immagine che questo incidente ha provocato alla città di Taranto, già chiamata a doversi confrontare con l'incredibile isolamento con il resto del Paese proprio a livello di collegamenti ferroviari».