La manifestazione
«Risposte concrete su sicurezza, rilancio e piano industriale»: lavoratori ex Ilva in sciopero a Taranto
L’iniziativa, secondo quanto spiegato dai sindacati, ha l’intento di avviare un tavolo permanente al Ministero dello Sviluppo Economico
TARANTO - È in corso dalle 7 di questa mattina lo sciopero di 24 ore dei dipendenti diretti dello stabilimento di Taranto di Acciaierie d’Italia, di Ilva in As e dell’appalto proclamato dal Consiglio di fabbrica Fim, Fiom, Uilm e Usb e in maniera separata dall’Ugl Metalmeccanici. Le organizzazioni sindacali invitano governo e azienda a dare risposte concrete sulle strategie di rilancio del Siderurgico, sull'assetto societario, sul piano industriale e ambientale, sulle problematiche di sicurezza e sui livelli occupazionali, considerando che l’azienda ha avviato dal 28 marzo scorso la cassa integrazione straordinaria per ristrutturazione per 3mila lavoratori in tutti i siti del gruppo, di cui 2500 a Taranto. E' previsto che i lavoratori in presidio davanti alle portinerie confluiscano davanti al varco C-ingresso merci. L’iniziativa, secondo quanto spiegato da Fim, Fiom, Uilm e Usb, ha l’intento "di avviare un tavolo permanente al Ministero dello Sviluppo Economico. Non è più pensabile che si discuta di transizione ecologica, di decarbonizzazione, impianti ad idrogeno a lungo termine senza affrontare nel merito le tante criticità che riguardano il presente della fabbrica e di come dovrebbe essere gestita tale fase, evitando che continuino a pagare sempre i lavoratori».