Il sit in
Protesta in piazza a Matera: «Bisogna rilanciare la sanità locale»
Il Comitato “La Sanità materana non si tocca” e le associazioni aderenti ritengono che il piano della Regione Basilicata sia chiaramente orientato al depotenziamento della Sanità materana e dei suoi presidi ospedalieri
MATERA - Recupero, con investimenti adeguati, del ruolo e delle funzioni della medicina del territorio, dell’ospedale di Matera e delle altre strutture sanitarie provinciali, creazione della Case della Salute, attivazione di «accordi di confine» con le regioni limitrofe per superare i paletti del Decreto ministeriale 70 sugli standard quantitativi e qualitativi degli ospedali e mantenimento dell’Azienda sanitaria locale. Sono alcune delle richieste che il comitato «La Sanità materana non si tocca» ha ribadito oggi, nella Città dei Sassi, nel corso di una manifestazione, che ha visto la partecipazione di sindaci, associazioni e movimenti.
I rappresentanti del Comitato, nel ribadire «la situazione di degrado della sanità locale», hanno ricordato le «peculiarità'' del territorio materano, aggravatesi con l’epidemia da covid-19 e con conseguente ridotta possibilità di curarsi per diverse categorie sociali.
Tra le questioni sollevate anche quella «della sorveglianza sanitaria da malattie professionali, sospesa da tempo, e l'assenza di confronto con la Regione per programmare e rilanciare i servizi sanitari nei comprensori». Dai sindaci è venuta la proposta di convocare periodicamente la conferenza territoriale per tenere «alto e continuo» il dibattito sui problemi sanitari.