Ambiente
Lecce, i Forestali inaugurano il nuovo centro della riserva statale
Cerimonia nella sede di San Cataldo. Agli scolari presenti è stato donato l'«Albero di Falcone», simbolo di legalità
LECCE - Inaugurato il nuovo Centro visitatori della Riserva statale di San Cataldo. La cerimonia si è tenuta alla presenza del comandante delle Unità forestali, ambientali e agroalimentari dei carabinieri, il generale Antonio Pietro Marzo, del comandante del Raggruppamento carabinieri biodiversità, generale Raffaele Pio Manicone, del prefetto di Lecce Luca Rotondi, dell’assessore all’Ambiente del Comune di Lecce Angela Valli e del presidente del Tribunale di Lecce Roberto Tanisi. Un'occasione per discutere di legalità ambientale e di rispetto della natura in favore delle nuove generazioni.
A fare da cornice all’evento 24 alunni e due insegnanti della Scuola primaria Stomeo-Zimbalo accompagnati dalla dirigente scolastica Maria Elisabetta Tundo. Era presente anche don Antonio Coluccia, il «prete antimafia» originario di Specchia, in servizio presso la parrocchia di San Filippo Apostolo di Roma, promotore di numerose iniziative nel campo della solidarietà sociale e nella lotta all’illegalità giovanile, che da anni vive sotto scorta proprio per il suo impegno contro criminalità.
Il suo messaggio ai bambini è stato improntato sul rispetto del Creato e che ci sono «state date in prestito» per trasmetterle alle future generazioni. Anche il prefetto si è rivolto ai bambini presenti, per testimoniare l’impegno delle Istituzioni anche nel campo della tutela ambientale.
Il Presidente del Tribunale ha ripercorso l’evoluzione della normativa ambientale che attualmente,
anche con l’introduzione nel codice penale dei delitti ambientali, è diventata sempre più incisiva
visto il valore del bene ambientale protetto, oggi tutelato in modo esplicito e chiaro dalla carta
costituzionale con le recenti modifiche all’articolo 9 e 41.
L’Assessore all’Ambiente del Comune di Lecce, ha rimarcato l’importanza della tutela della biodiversità per l’esistenza dell’uomo e per la stabilità degli ecosistemi anche nell’ottica dei cambiamenti climatici e della piena realizzazione del diritto alla salute, inteso quale diritto per i cittadini a vivere in un ambiente salubre ed incontaminato.
Il generale Marzo ha poi donato alla scolaresca un «albero di Falcone», simbolo di legalità ambientale. È stato possibile attraverso uno specifico progetto grazie al quale i carabinieri forestali attraverso il prelievo di alcune gemme dalla pianta presente nei pressi della casa del magistrato Giovanni Falcone a Palermo, divenuta simbolo di legalità per la lotta alle mafie, hanno moltiplicato delle piante con lo stesso corredo genetico della pianta madre presso le strutture del Centro Nazionale Carabinieri per la biodiversità forestale (CNBF) di Pieve Santo Stefano (AR) per poi donarle a circa 900 Istituti scolastici in tutta Italia. Nello specifico il Nucleo Carabinieri Tutela Biodiversità di San Cataldo ha visitato 45 Istituti scolastici e ha messo a dimora 450 specie autoctone nel territorio salentino.
Presentato anche il calendario delle aperture al pubblico curate dai carabinieri per la biodiversità presso la Riserva Naturale dello Stato di San Cataldo.
Le visite si terranno il 16 e 30 aprile, il 14 e il 28 maggio, il 9 e il 23 giugno, il 7 e il 21luglio, il 4 e il 18 agosto e l’8 e il 24 settembre. Al suo interno i visitatori potranno ammirare il Centro di accoglienza di animali confiscati, dove attualmente sono presenti 73 esemplari di tartarughe terrestri, assegnati definitivamente in ambito Cites.
Al termine dell’evento, gli alunni hasnno ricevuto il «battesimo della sella» salendo sui cavalli murgesi dei carabinieri, razza autoctona allevata dai carabinieri in Puglia presso il Centro di selezione equestre di Martina Franca portando così a casa, oltre agli insegnamenti sul rispetto della natura, anche un attestato firmato dal Comandante dei carabinieri forestali.