Bruciavano i cavi di rame rubati sulla Murgia per estrarre il metallo prezioso da piazzare sul mercato nero. Tre uomini, due italiani e un albanese, tutti residenti a Gravina, sono stati arrestati dai Carabinieri forestali di Ruvo di Puglia. I tre, tutti con precedenti penali, una volta giunti in località "Lago", a Bitonto - da tempo sotto osservazione da parte dei militari per i frequenti incendi - dopo aver tolto le guaine ai cavi di rame, provvedevano a bruciarle: stavolta, però, hanno trovato i carabinieri che li hanno bloccati e arrestati.
I tre non hanno dato spiegazione sulla provenienza dei cavi (circa 200 metri e un peso di 100 chili) quasi certamente cavi telefonici oggetto di furti. Inoltre, l'auto con cui erano arrivati sul posto, una Fiat Uno, è risultata rubata a Gravina. I tre dovranno rispondere dei reati di ricettazione come pure di smaltimento illecito di rifiuti con conseguente inquinamento dei luoghi.