Chiesa

San Nicola arriva in Vaticano: doni, tradizioni nordiche e un momento di festa con Papa Leone XIV

La Guardia Svizzera rinnova il rito del 6 dicembre: il Santo e il suo “castigamatti” tra i corridoi del Palazzo Apostolico. Anche il Papa riceve frutta in dono

In Vaticano è arrivato San Nicola. Come ogni 6 dicembre, la Guardia Svizzera Pontificia ha rinnovato una tradizione tipica del Nord Europa, ormai entrata a far parte della vita della piccola città Stato e molto attesa soprattutto dai bambini.

Il Santo Vescovo, vestito di rosso, accompagnato dal suo inseparabile “castigamatti”, figura in abito nero che simboleggia il monito per chi durante l’anno ha combinato qualche marachella, ha percorso i corridoi affrescati del Palazzo Apostolico, portando piccoli doni alle guardie in servizio e alle famiglie che prestano servizio all’interno del Vaticano.

Tra i destinatari dei doni c’è stato anche Papa Leone XIV, al quale San Nicola ha offerto un cesto di frutta, come mostrano le foto diffuse dalla stessa Guardia Svizzera. Un gesto simbolico che richiama le usanze antiche e la dimensione più familiare di questa festa.

Il “tour” del Santo si è concluso al quartier generale della Guardia Svizzera, dove tutto il corpo si è ritrovato per un momento di convivialità. Qui, con ironia e spirito giocoso, una guardia ha ricevuto la tradizionale “punizione” del castigamatti: un segno di carbone tracciato sulla guancia, simbolo delle piccole birichinate dell’anno appena trascorso.

La serata si è conclusa con la rituale fonduta di formaggio, servita nei tipici caquelon, i recipienti di coccio con fiammella, che mantengono il formaggio caldo e cremoso durante la cena. Un momento di festa e tradizione che unisce origine nordiche, spirito comunitario e l’atmosfera speciale del Vaticano nel giorno di San Nicola.

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