Il convegno
Bari, al via Mezzogiorno di Focus: «Imprese e cultura: binomio imprescindibile»
L'incontro organizzato da Confindustria Bari e BAT e dalla Gazzetta del Mezzogiorno con il sostegno di Intesa Sanpaolo per discutere della crescita economica e culturale del Mezzogiorno e del Paese. Rettore Uniba: «Non farsi ubriacare ma ragionare su risorse Pnrr»
BARI - L’ispirazione cinematografica ha guidato il nome scelto dalla «Gazzetta», all’alba del suo ritorno in edicola quasi un anno fa, per le pagine monografiche dedicate agli approfondimenti sul Sud: «Mezzogiorno di focus». Lo stesso titolo fa da cornice a quattro incontri durante i quali personalità del sistema imprenditoriale, istituzionale e culturale discuteranno della crescita economica e culturale del Meridione e dell’Italia, organizzati da Confindustria Bari e BAT e dalla «Gazzetta» con il sostegno di Intesa Sanpaolo. Il primo appuntamento della rassegna si è tenuto ieri sera a Bari nel Centro Polifunzionale degli Studenti dell’Università, sul tema «La cultura e il mondo delle imprese. Idee e progettualità oltre le sponsorizzazioni».
Dopo i saluti istituzionali di Stefano Bronzini, rettore dell’Università degli Studi di Bari «Aldo Moro», di Sergio Fontana, presidente di Confindustria Bari e Bat, che ha parlato del valore fondamentale insito nel rapporto tra impresa e cultura e del ruolo da mecenati che molte industrie svolgono anche al Sud, e di Michelangelo Eleuteri, direttore commerciale imprese Puglia Basilicata Molise di Intesa Sanpaolo, che ha sottolineato come arte e cultura siano considerate risorse strategiche per Intesa Sanpaolo, sono intervenuti, Beppe Fragasso, vicepresidente Confindustria Bari e Bat, Gloria Giorgianni, produttrice cinematografica, Maria Laterza, coordinatrice Club delle Imprese per la Cultura Confindustria Bari e Bat, Maria Piccarreta, segretario regionale del MiC per la Puglia, Ines Pierucci, assessore alle Culture del Comune di Bari, Francesca Pietroforte, consigliera delegata alla Cultura della Città Metropolitana di Bari. È intervenuto in videomessaggio Massimo Bray, presidente dell’Enciclopedia Treccani. A coordinare la tavola rotonda, il direttore della «Gazzetta» Oscar Iarussi, che ha spiegato l’intento della rassegna: «Vogliamo smentire il pregiudizio universale secondo il quale con la cultura non si mangia – ha detto -. Fino a qualche lustro fa la relazione tra imprese e cultura era insospettabile, al massimo si parlava di cultura d’impresa. Ora occorre capire se riusciamo a mettere a sistema la fitta rete di relazioni, perché siamo in uno di quei passaggi in cui o riusciamo a fare questo leggero passo in avanti o non si va da nessuna parte».
Beppe Fragasso ha raccontato la bella iniziativa che con la sua impresa porta avanti da diversi anni, nel solco tracciato da Gianfranco Dioguardi, che trent’anni fa inventò il «cantiere evento» con una serie di iniziative di promozione culturale che si svolgono durante gli interventi di restauro, tra le impalcature. Un «cantiere evento» verrà realizzato a breve anche in occasione del restauro della facciata del Palazzo della Città Metropolitana a Bari. L’architetto Piccarreta ha parlato del partenariato in vari siti pugliesi realizzato dalle soprintendenze con le imprese culturali, che hanno prodotto economia e cultura insieme.
E un’impresa culturale è sicuramente quella cinematografica, rappresentata ieri da Gloria Giorgianni che ha evidenziato: «Il racconto è identità italiana. Quello che deve essere fatto è che il racconto e l’industria partano dal territorio. Il territorio deve caricarsi la responsabilità del racconto e attorno costruire l’industria culturale».
Maria Laterza ha portato l’esperienza del Club imprese per la cultura di Confindustria Bari e Bat, nato nel 2004 dalla comunione informale di imprese aderenti a Confindustria Bari e Bat sul tema di quale rapporto si può avere con la cultura. Tra gli scopi: trasformarsi da sponsor in produttori di cultura. Nel 2021 il Club ha organizzato la Biennale dei racconti d’impresa, che tornerà alla fine del 2023. «Ora però – ha chiesto Laterza ai rappresentanti istituzionali presenti – occorre necessariamente aumentare gli investimenti in cultura». La risposta è arrivata dall’assessore Pierucci che ha ricordato come a Bari per la prima volta siano stati stanziati nel 2022 ben 1 milione e 529mila euro destinati alla cultura, con una mission: «Valorizzare le professionalità, quindi operatori e imprenditori che ruotano intorno al mondo della cultura, e le periferie». Il confronto è stato chiuso da Francesca Pietroforte, che ha detto: «Tra pubblico e privato occorre innescare un meccanismo virtuoso di coproduzione con l’obiettivo della crescita sociale e culturale del nostro territorio». La consigliera ha anche dato una notizia in anteprima: la Città Metropolitana ha ottenuto un finanziamento di 8 milioni di euro del PNRR che saranno destinati al recupero di Villa Capriati a Bari dove sorgerà la Casa della Musica dell’ICO, l’Orchestra della Città Metropolitana di Bar».
Il prossimo appuntamento con Mezzogiorno di Focus è il 22 febbraio sul tema «Bari e la città del futuro».
(Video Donato Fasano)