FOGGIA - Presentato ieri all'istituto Blaise Pascal di Foggia un documentario sul ghetto di borgo Mezzanone dal provocatorio titolo «Vietato a maggiorenni». La pellicola in 78 minuti racconta un anno di vita di alcuni dei migranti nel ghetto più grande della provincia di Foggia, nalla baraccopoli in cui vivono in prevalenza africani che spesso restano vittime del caporalato e vengono impiegati, a condizioni disumane, nella raccolta del pomodoro nei campi.
«Tutto questo - informa un'agenzia - è raccontato nel documentario "One Day One Day", diretto dal giovane regista Olmo Parenti e coprodotto dal collettivo "A Thing by" e dalla community di divulgazione Will Media» che sarà portato in tour nelle scuole superiori italiane. Dopo la proiezione all'istituto Pascal, il documentario sarà presentato anche in altre città italiane: nell'ordine Roma, Trento, Vicenza, Parma, Napoli, Milano e Pordenone».
Ma il titolo così provocatorio nasconde una ragione tutt'altro che inconfessabile, anzi è stato proprio il regista a voler intitolare così il suo lavoro per denunciare un clima di indifferenza dietro un lavoro di denuncia di una realtà spaventosa immersa nella campagna foggiana.
«Vietato ai maggiorenni - si legge in una nota - perché il regista, dopo aver montato il girato (18 ore al giorno di immagini per un anno circa di lavorazione), si è rivolto alle più svariate realtà di produzione e distribuzione cinematografica riscuotendo apprezzamenti per il lavoro, ma senza mai ottenere un aiuto concreto».
Per questo il gruppo di "A Thing by" è andato avanti con il progetto di produzione della pellicola autofinanziandolo e decidendo quindi di introdurre un titolo che quasi quasi fa il verso alle pellicole scandalistiche di una volta, inserendo comunque il film sui lavoratori extracomunitari della bidonville in una categoria proibita, appunto però solo ai maggiorenni.
Il documento è un film di denuncia sulle condizioni difficili in cui vivono gli extracomunitari nelle baracche di legno e cartone a dodici chilometri da Foggia. Saranno le scuole il veicolo di denuncia di «Vietato ai maggiorenni».
«Le scuole interessate a ospitare la proiezione - l'invito della produzione - possono scrivere una mail a: scuole@willmedia.it. Sempre dal 16 marzo, sul sito di Will Media, in concomitanza con l’uscita del trailer, viene lanciata una sfida per tutti gli adulti che rimarranno esclusi dalla visione del documentario: compilando un form con i propri dati personali sarà possibile sottoscrivere una dichiarazione di interesse alla visione del film e, solo dopo il raggiungimento di cinquemila sottoscrizioni, il film sarà disponibile a tutte le fasce d’età. (Link al form: https://willmedia.it/cosa-facciamo/one-day-one-day/)».
Prosegue il tour nelle scuole superiori di "One day one day", domani altre due proiezioni a Foggia.
















