Arresti in Puglia

Foggia, difesa chiede liberazione Cera: «Accusa si basa solo su emendamento»

Redazione online (Foto Maizzi)

Per il legale: 'Non voleva sopprimere Consorzi Bonifica, presentato e ritirato'

BARI - Il collegio difensivo che assiste Angelo e Napoleone Cera, rispettivamente ex desputato e consigliere regionale Udc, hanno chiesto la revoca del provvedimento degli arresti domiciliari dopo l'interrogatorio di garanzia - durato poco più di un'ora - svoltosi dinanzi al gip di Foggia che ha disposto la misura per tentata concussione. «Il fulcro dell’accusa è questo emendamento del dicembre 2018, anche se va precisato che neanche il pubblico ministero parla, nel capo di imputazione, di un emendamento che voglia sopprimere i Consorzi. In effetti il decreto mirava semplicemente ad estendere i controlli della Regione anche sui conti dei Consorzi di Bonifica».

C'e' una paratia tra le segreterie politiche e quello che accade al di fuori - afferma l'avv. Sisto - Angelo CERA ha rappresentato quello che accade nelle segreterie, la quotidianita' del contatto con decine e decine di persone, il bisogno piccolo o grande della quotidianita'. Angelo CERA si interessa costantemente dei suoi elettori e lo dimostra ogni volta quando si candida sul territorio".

Per quanto riguarda l'emendamento presentato e subito dopo ritirato da Napoleone CERA il 18 dicembre 2018, che secondo l'accusa sarebbe stato utilizzato per ricattare i vertici del Consorzio di Bonifica, Sisto spiega: "E' un emendamento ritirato in giornata, tutti sanno che e' un emendamento nato morto. C'è una proposta di legge che credo nei prossimi giorni sia calendarizzata in Consiglio regionale che cancella completamente l'articolo 9 della legge 1 del 2017, quella che si dice che
Napoleone CERA voleva applicare ai consorzi di Capitanata con quell'emendamento del 2018".

Angelo Cera ha motivato il suo comportamento, desumibile dalle intercettazione, dall'attività politica che svolge da tantissimi anni. Della serie «prendere tempo o lasciare trasparire qualche speranza agli elettori» nella speranza di aprire qualche prospettiva di risposta ai bisogni, rientrerebbe in quei comportamenti censurabili al massimo sotto il profilo della correttezza politica, ma non è certo un reato.

Angelo e Napoleone Cera - assistititi dagli avvocati Francesco Paolo Sisto e Michele Curtotti - secondo l’accusa avrebbero esercitato pressioni nei confronti del Consorzio di Bonifica di Capitanata affinché assumessero due persone. L’emendamento in questione è quello per sopprimere i Consorzi di Bonifica, che secondo l’accusa sarebbe stato utilizzato come ricatto, presentato e subito ritirato in Consiglio regionale da Napoleone Cera.

«L'emendamento - evidenziano i legali - è stato ritirato lo stesso giorno che è stato presentato, quando al consigliere Napoleone Cera è stato fatto presente che esisteva già un altro progetto di riforma dei consorzi che andava in senso opposto e che abrogava proprio la norma che lui voleva utilizzare come norma estensiva».

Tra i documenti presentati dalla difesa c'è anche il calendario del Consiglio Regionale: «Domani - precisa la difesa - in Consiglio è in discussione la legge di riforma dei consorzi che era proprio la ragione tecnica per cui quell'emendamento non era più presentabile. Napoleone Cera ha anche fatto presente che la sua attività dopo quell'emendamento non ha mai più riguardato i consorzi». La difesa ha chiesto la revoca del provvedimento cautelare.

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