Una domenica di sole, quella del solstizio d'inverno 2025, ha allietato la mattinata dei baresi alla ricerca dei regali di Natale. Su via Sparano è un via vai di gente, cittadini e turisti, con le braccia occupate da buste e pacchi per parenti e amici.
Come ogni anno, arrivano le stime sulla spesa degli italiani per il Natale. Quasi 9 connazionali su 10 spenderanno fino a 300 euro per i regali, con la quota di chi supererà questa cifra in lieve aumento dal 13% al 13,2%, e una spesa media di 211 euro, secondo Confcommercio e Format Research. Tra chi percepisce la tredicesima, il 22,8% la destina a casa e famiglia, il 22,1% al risparmio, il 20,2% a tasse e bollette e quasi il 18% ai regali.
I doni più ricercati restano prodotti enogastronomici, vini e liquori (19,7%), articoli per la cura della persona (15,2%) e abbigliamento, calzature e articoli sportivi (13,2%). Secondo il Centro Studi Confcooperative, gli italiani spenderanno 3,5 miliardi di euro per i cenoni, 500 milioni in più rispetto allo scorso anno e al periodo pre-pandemico. Tuttavia, l’aumento della spesa riflette soprattutto l’inflazione e l’incremento dei salari lordi, con le tredicesime che passano da 51,3 a 52,5 miliardi di euro.
Nonostante ciò, la capacità di spesa reale delle famiglie risente dei rincari: il ceto medio appare indebolito e l’esercito dei poveri raggiunge 10 milioni di persone. Sul fronte delle vacanze, un italiano su tre (19 milioni) partirà durante le feste.
L’Unione nazionale consumatori segnala rincari significativi per gioielli (+67,4% rispetto al 2021), e-book (+41,5%) e gift card (+10,9%). Prezzi più alti anche per manifestazioni sportive e soggiorni in hotel o motel.
Coldiretti stima una spesa complessiva per regali di 9,6 miliardi di euro, con in cima i prodotti enogastronomici, seguiti da abbigliamento, articoli per la casa, libri, giocattoli e tecnologia. Cinque milioni di italiani concentreranno gli acquisti nella settimana precedente Natale, con un budget medio in aumento, anche se solo il 24% spenderà fino a 300 euro.
I cesti enogastronomici restano i più popolari, con oltre una famiglia su tre pronta a spendere circa 48 euro, mentre cresce l’interesse per cesti personalizzati e a tema. Per le tavole delle feste, il Codacons segnala rincari a due cifre per cacao e cioccolato in polvere (+20,7%), caffè (+18,4%) e cioccolato (+9,1%).
A costare sensibilmente di più è anche la carne, con quella bovina che aumenta dell’8,4%, quella di vitello del +7,8%, il pollo del +5,5%, i preparati con carne macinata del +7,3%, le uova salgono del +7,7%, i formaggi stagionati del +7,4%. La lista dei rincari prosegue con la frutta secca e le noci che aumentano del +5,7%, latticini +5,6%, mentre per il pesce la spesa cresce del +4,4%, +4,1% i molluschi. In controtendenza l’olio d’oliva che, rispetto allo scorso anno, diminuisce del -17,8%, e anche brindare sarà meno costoso, con i prezzi dello spumante che scendono del 3%.
